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di Stefano Liburdi

Il Tempo, 31 luglio 2022

Borse di studio e impieghi per i ragazzi del carcere minorile di Casal del Marmo. Uomini e animali si riprendono la propria vita attraverso un percorso comune di recupero.

A mettere detenuti e cani uno affianco all’altro a formare questa insolita “coppia” è il progetto “Fuori dalle Gabbie”, ideato dalla fondazione “Cave Canem”, per il reinserimento di persone recluse e cani senza casa. La fondazione in tre anni di attività e attraverso l’investimento di oltre mezzo milione di euro ha coinvolto quattrocento persone e oltre duemila cani abbandonati, maltrattati, vittime di sequestri o bisognosi di recupero comportamentale.

Dal 2019 inoltre, tra Lazio, Umbria e Campania, sono stati coinvolti tre istituti penitenziari, oltre 150 autori di reato, tra cui molti minori, e più di duecento amici a quattro zampe. Il progetto è partito dalla casa di reclusione di Spoleto, dove sono stati attivati corsi di formazione professionali in materia di gestione, accudimento e recupero comportamentale dei cani. Nella cittadina umbra occasione per far conoscere “Fuori dalle Gabbie” è stato anche il recente Festival dei Due Mondi.

La collaborazione con l’istituto penitenziario di Secondigliano, ha favorito l’apertura de “La Collina di Argo”, primo canile comunale di Napoli. A Roma invece, il progetto si è svolto all’interno dell’istituto penale per minorenni di Casal del Marmo. Con il percorso di giustizia riparativa “Cambio Rotta”, i minori autori di reato sono stati inseriti in un progetto di formazione e lavoro nel canile “Valle Grande” che ha tra i suoi “ospiti” cani abbandonati o sequestrati ad attività illecite.

Coinvolti trentuno giovani di cui ben 24 hanno beneficiato dell’estinzione del reato commesso grazie al buon esito del programma definito per ognuno di loro dall’Ufficio Servizi Sociali per minorenni. In quattro hanno già ottenuto un incarico professionale e tredici hanno beneficiato di una borsa lavoro o di studio. A detenuti e animali viene data così una seconda possibilità per essere reinseriti nella società. I cani vengono tolti dalle gabbie e (ri)abituati alla convivenza con le persone prima di essere affidati. I ragazzi che hanno sbagliato vengono formati a lavori socialmente utili, dando così compimento al dettato della Costituzione dove all’articolo 27 è sancito che la pena deve tendere alla rieducazione e al reinserimento del recluso.

Dare una formazione spendibile anche dopo aver terminato la condanna, significa facilitare il reinserimento nella società di chi è stato privato della libertà. Inoltre con il lavoro e lo studio, si raggiunge l’obiettivo di sostituire la cultura criminale con cui la persona ha varcato la soglia del penitenziario, con la cultura della legalità. Solo così è possibile abbattere la “recidiva”, cioè quel fenomeno che fa tornare a delinquere chi uscendo dal carcere si trova senza un impiego e un futuro.

Fare questo tipo di lavoro con i giovanissimi reclusi a Casal del Marmo, assume poi un’importanza ancora maggiore. Cave Canem è una fondazione no profit nata dalla volontà di due donne: la presidente Adriana Possenti e la sua vice Federica Faiella. Proprio la vicepresidente spiega: “Per evitare il rischio di recidiva, la fondazione finanzia borse di studio, borse lavoro e in alcuni casi fornisce incarichi professionali. Offriamo occasioni di riscatto e riavvicinamento al mondo del lavoro a persone detenute, accuratamente selezionate e formate”.

Per svolgere questa missione seguendo il modello progettuale ideato, l’associazione ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma di Intesa Sanpaolo “For Funding” iniziata a maggio per la durata di sei mesi. Per contribuire secondo la propria capacità di spesa, con un importo che va dai venti ai trecento euro, è sufficiente visitare la pagina web dedicata: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/fuori-dalle-gabbie L’obiettivo di Cave Canem è raccogliere trentamila euro: “Trasformeremo in aiuti concreti la generosità di chi deciderà di sostenerci”, assicura Federica Faiella.