sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

La Repubblica, 21 febbraio 2024

Protesta in carcere, inchiesta su assistenza medica e soccorsi. L’uomo, 67 anni, era cardiopatico e diabetico. Alla sua scomparsa è seguita una contestazione da parte degli altri reclusi. Un detenuto di 67 anni, cardiopatico e diabetico, è morto nell’istituto penitenziario di Rebibbia a Roma “dopo una notte di sofferenze odontoiatriche. L’inchiesta della procura dirà della tempestività dei soccorsi e dell’assistenza prestata”. Lo dichiara il Garante delle persone private della libertà del Lazio, Stefano Anastasia che riferisce anche come alla morte del detenuto sia seguita “una civile protesta dei detenuti della casa di reclusione, di quelle che qualcuno vorrebbe rendere punibili con altri anni di carcere”.

Secondo Anastasia la realtà è che “tra i detenuti si palpa con mano la paura di morire dietro le sbarre e a questa paura bisogna dare risposte, sicuramente qualificando l’assistenza sanitaria in carcere ma anche riscoprendo l’incompatibilità con la detenzione delle malattie gravi che non possono essere adeguatamente curate in carcere e rinunciando all’ossessione di risolvere tutto mettendo la gente in galera”. Anastasia si è impegnato a tenere un incontro con i dirigenti della Asl per verificare lo stato dei servizi sanitari interni all’istituto.