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casainternazionaledelledonne.org, 16 novembre 2023

Raccontare il carcere iraniano e afgano, le accuse e la vita delle detenute attraverso esperienze vissute in prima persona, significa fare luce sul sistema giuridico dei due paesi e sui disagi sociali e culturali causati dalle norme legali, ma prima ancora mettere in evidenza i movimenti di resistenza che hanno preso forma, in modalità diverse, all’indomani della Rivoluzione Iraniana del 1979 e dell’insediamento dei Taleban al potere nel 2021 in Afghanistan, e continuano fino ad oggi. L’evento mira a creare momenti di riflessione, partendo dalle testimonianze, dirette e indirette, delle attiviste-detenute a causa dell’impegno nei differenti movimenti di protesta contro il sistema politico dei due paesi.

La denuncia della ‘disumanità’ del carcere, dei capi d’accusa pianificati nei confronti delle prigioniere, delle torture e violenze patite, tra cui l’isolamento prolungato e le confessioni farsa, si trasforma in una forma di ‘Resistenza’ contro le autorità, varca i confini della prigione e viene narrata tramite video o scritti pubblicati in rete o nei libri. L’incontro si svolge lunedì 27 novembre 2023 alle ore 18:00, in concomitanza con “La giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma con la partecipazione di Maura Cossuta (presidente della Casa internazionale delle Donne), Livia Turco (ex parlamentare e presidente della Fondazione Nilde Iotti), Zahra Toufigh (giurista iraniana), Sedigha Moshtaq (attivista afgana). Modera l’incontro Marisa Paolucci (giornalista e scrittrice).

Durante l’evento verranno proiettate video-testimonianze di Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace 2023 e proposti, da Parisa Nazari (attivista iraniana), brani del libro Diari dal carcere di Sepideh Gholian.