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consiglio.regione.lazio.it, 11 marzo 2023

Per il Garante delle persone detenute della Regione Lazio, Anastasìa, è anche necessario rivedere l’organizzazione della settima sezione del carcere romano. “Secondo suicidio nelle carceri del Lazio dall’inizio dell’anno. Ancora una volta a Regina Coeli, di nuovo in settima sezione, sempre in isolamento.

Fatti salvi tutti gli accertamenti che la Procura della Repubblica riterrà di dover disporre, quelle ricorrenze non possono non interrogare: sulle criticità dell’istituto romano, su quella sezione in particolare, sul regime di isolamento Covid che ancora viene applicato ai detenuti in ingresso o in uscita dalle carceri regionali”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, dopo aver appreso che un detenuto si è tolto la vita nel carcere romano di via della Lungara.

“Chiederò al Presidente Rocca - prosegue Anastasìa - di rivedere la normativa anti-Covid che, a questo punto, suscita più rischi che benefici. Ma va anche ripensata anche l’organizzazione e la gestione di quella settima sezione in cui sono ospitati tutti gli arrestati e i detenuti a qualsiasi titolo incompatibili con altri e in cui, conseguentemente, non si riesce a garantire neanche il numero di ore d’aria tassativamente previste dalla legge. Sono stato in quella sezione martedì 28 febbraio per dei colloqui con i detenuti e mercoledì scorso per una visita generale, prima che vi fosse portato in isolamento il detenuto che oggi è stato trovato impiccato alle sbarre della finestra della sua stanza. Riferirò alla direttrice del carcere - conclude Anastasìa - i problemi che ho riscontrato, ma posso anticipare che il regime di quella sezione va radicalmente ripensato”.