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La Repubblica, 27 novembre 2023

Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma ed è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024”. Oggi, 27 novembre e domani, martedì, al teatro Centrale Preneste - via Alberto da Giussano, 58 a Roma -l’Associazione Per Ananke propone due incontri di formazione dal titolo Teatro in carcere: la drammaturgia contemporanea nei luoghi ristretti. Gli incontri saranno tenuti da Francesca Tricarico, regista e ideatrice del progetto teatrale Le Donne del Muro Alto, di cui quest’anno ricorre il decennale, rivolto a donne detenute, ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione e saranno seguiti dalla messa in scena dello spettacolo Olympe, pseudonimo di Marie Gouze, drammaturga e attivista francese che visse durante la rivoluzione francese: i suoi scritti femministi e abolizionisti ebbero grande risonanza.

Il progetto. È promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 - 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE. La partecipazione alle due giornate è aperta agli operatori del settore ed al pubblico ed è gratuita, e offre inoltre agli studenti la possibilità di attivare crediti formativi.

La drammaturgia nei luoghi ristretti. Gli incontri saranno l’occasione di analizzare la drammaturgia contemporanea nata nei luoghi ristretti, con particolare attenzione alle carceri femminili, ed ai linguaggi utilizzati nel teatro sociale soprattutto negli allestimenti con attori professionisti o semiprofessionisti provenienti da esperienze detentive. Al termine di ogni spettacolo la compagnia incontrerà il pubblico per confrontarsi sui temi, i percorsi e le modalità di realizzazione scelti per lo spettacolo stesso.

Lo spettacolo Olympe. È scritto e diretto da Francesca Tricarico, interpretato dalle attrici ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione e con le musiche di Gerardo Casiello, è tratto dal romanzo La donna che visse per un sogno di Maria Rosa Cutrufelli, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, che nasce da un primo studio fatto nel 2015 all’interno del carcere Femminile di Rebibbia. La storia racconta gli ultimi mesi di vita di Olympe de Gouges che dedicò la sua vita e le sue opere ai diritti delle donne, ma anche dei neri, degli orfani, degli anziani, dei disoccupati, dei poveri. Il racconto parla dei giorni trascorsi in carcere fino al processo, che si conclude con l’esecuzione alla ghigliottina della protagonista. Vuole essere un invito a riflettere sui pericoli della censura, della negazione della libertà individuale e sull’importanza della cultura come arma di difesa contro le ingiustizie sociali.

L’associazione Per Ananke. Nasce nel 2007, fin dalla sua costituzione, si occupa di teatro, in particolare teatro sociale, lavorando nelle carceri, centri per la salute mentale, scuole di ogni ordine e grado, università. Dal 2013 l’attività teatrale all’interno degli istituti di pena diventa l’attività principale dell’associazione con la nascita del progetto Le Donne del Muro Alto, prima nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia, portato in seguito nella Casa Circondariale femminile di Latina e la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso e oggi anche all’esterno con donne ammesse alle misure alternative alla detenzione ed ex detenute