La Repubblica, 30 luglio 2018
Il vicepremier, in un'intervista al Sunday Times, accusa la sinistra di voler favorire l'immigrazione con la scusa della bassa natalità. E suggerisce alla premier britannica di tenere un atteggiamento più inflessibile nei confronti dell'Unione europea. Poi sui social scrive "tanti nemici tanti onore". E scoppia il caso.
Parlare di razzismo in Italia, per Matteo Salvini, è una follia. Non c'è nessun allarme, secondo il ministro dell'Interno. Nelle ore di due nuove aggressioni a migranti - una a Partinico e l'altra a Latina, finita con la morte di un cittadino marocchino - Salvini prima definisce il razzismo una invenzione della sinistra. Poi aggiunge che il problema in realtà è un altro. "Ricordo che i reati commessi ogni giorno in Italia da immigrati sono circa 700, quasi un terzo del totale, e questo è l'unico vero allarme reale contro cui da ministro sto combattendo", dice il leader leghista. E aggiunge: "Aggredire e picchiare è un reato, a prescindere dal colore della pelle di chi lo compie, e come tale va punito. Ma accusare di razzismo tutti gli italiani ed il governo in seguito ad alcuni limitati episodi è una follia".
Dall'opposizione fioccano le repliche. Il presidente Pd, Matteo Orfini: "Il ministro dell'interno, commentando l'aumento di violenze razziste, dichiara che l'emergenza razzista non esiste ed è un'invenzione della sinistra. Confermando così che un'emergenza razzista c'è. E che il ministro dell'interno ne è la causa".
Ma c'è un'altra frase, pronunciata da Salvini nelle ultime ore, che fa discutere. "Tanti nemici, tanto onore!", scrive postando un articolo che riporta gli attacchi nei suoi confronti da parte di intellettuali, sinistra, cattolici, riviste. L'espressione "tanti nemici tanto onore" appartiene storicamente alla retorica propagandistica di Benito Mussolini, ricorda in una nota il capogruppo alla Camera di Liberi e uguali, Federico Fornaro.
Mentre Nicola Fratoianni definisce Salvini "razzista e nostalgico del Duce". E per il Pd interviene il governatore del Lazio e candidato alla segreteria, Nicola Zingaretti: "Mussolini ha distrutto e umiliato l'Italia con un drammatico prezzo di sangue. Se questo è l'obiettivo di Salvini, i suoi nemici sono gli Italiani. Ma forse fa queste boutade per nascondere la verità: il governo, a parte le chiacchiere, è un fallimento". E Matteo Orfini: "Chi ha giurato sulla Costituzione nata dalla lotta antifascista non si deve permettere di rendere omaggio a Mussolini. Salvini si scusi. O se ne vada a fare il fascistello lontano dal ministero".