di Vincenzo Pane
La Sicilia, 11 gennaio 2015
Un parapiglia non da poco quello che si scatenò all'interno del carcere di San Cataldo il 17 giugno 2010, quando venti detenuti vennero alle mani, scatenando una mega rissa nella quale rimasero contusi sei ospiti della casa circondariale e tre agenti della Polizia penitenziaria.
Adesso i venti detenuti sono chiamati a rispondere dell'accusa di rissa davanti al giudice monocratico Simone Petralia, a conclusione dell'indagine coordinata dal sostituto procuratore Santo Distefano. E sarà il processo, attualmente in corso, a fare luce sulle cause che scatenarono la maxi rissa, che venne sedata grazie all'intervento della Polizia penitenziaria, e sulle dinamiche con cui si è svolta.
Davanti al Tribunale monocratico sono imputati Giuseppe Mirulla (23 anni, catanese), Antonino Cattareggia (28 anni, di Messina), Giovanni Clemente (35 anni, di Catania), Francesco Leotta (49 anni, di Catania), Vincenzo Lafata (nato in Tunisia 54 anni fa), Mariano Calabrò (29 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto), Pietro Musarra (27 anni, di Catania), Rosario Laudani (41 anni, nato in Germania), Costantino Talio (27 anni, di Taormina), Giovanni Moccia (33 anni, di Napoli), Massimo Ascione (25 anni, di Napoli), Angelo Paraninfo (26 anni, di Licata), Alessio Virzì (35 anni, di Palermo), Gianmario Zanca (39 anni, di Palermo), Giuseppe Viglianesi (35 anni, di Catania), Andrea Belladonna (47 anni, di Mussomeli), Angelo Passalacqua (31 anni, di Catania), Mario Marghella (45 anni, di Catania).
A difenderli gli avvocati Massimiliano Bellini, Letterio D'Andrea, Pietro Luccisano, Giuseppe Ragazzo, Donatella Singarella, Antonia Lo Presti, Renato Penna, Rosalba Murgio Liuzzo, Viviana Giugno, Carmela Zarcone, Gaetano Giunta, Domenico Laudani, Alessandro Billè, Salvatore Falzone, Vania Giamporcaro, Giuseppe Glicerio, Vito Melfi, Salvatore Ferrante, Maurizio Abbascià, Giuseppe Antoci ed Angelino Alessandro. A marzo si torna in aula per ascoltare alcuni testimoni.