Il Mattino, 6 gennaio 2023
I carcerati rinunciano a parte del loro cibo per donarlo ai più bisognosi. In programma altre donazioni nel corso dell’anno. La solidarietà non ha confini, neanche quelli del carcere. Questo lo spirito che ha animato i detenuti della Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere che hanno donato viveri per i poveri del territorio.
Un’iniziativa commentata con entusiasmo da Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, che riunisce l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV.
“Il progetto - spiegano Pallotti e Ciaramella - si è prefisso lo scopo di aiutare i poveri del territorio attraverso la generosità dei detenuti, delle nostre Associazioni, del Comitato per il Cimitero di Aversa e della Caritas”. Entrambi, insieme a Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV, e a Nicola Nardi, portavoce del Comitato per la rinascita del Cimitero di Aversa, si sono impegnati per realizzare un progetto a favore dei più indigenti. Il progetto nasce da un impegno sociale scaturito in seguito agli eventi luttuosi che hanno colpito le famiglie Ciaramella e Nardi. “Faremo altre donazioni nel corso dell’anno - dichiara Biagio Ciaramella - continuando contemporaneamente la nostra lotta a favore delle vittime delle strade e dei loro familiari. Il nostro impegno sarà indirizzato a evitare altre tragedie stradali e ad aiutare i più poveri con il supporto dei detenuti e della Caritas di Aversa”.