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di Attilio Nettuno

casertanews.it, 19 aprile 2022

Sale il numero delle parti civili nel processo a carico di 108 persone coinvolte nell’inchiesta sulla mattanza. Altri detenuti si costituiranno parte civile nel processo a 108 persone - tra agenti della polizia penitenziaria, funzionari del Dap e due medici - coinvolti nella maxi inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulla mattanza avvenuta il 6 aprile del 2020 all’interno della casa circondariale “Francesco Uccella”.

L’annuncio è arrivato nel corso dell’ultima udienza, celebrata dinanzi al gup Pasquale D’Angelo all’aula bunker di Santa Maria Capua Vetere e rinviata per l’astensione degli avvocati riuniti in assemblea indetta dalla Camera Penale per la proroga delle restrizioni Covid in tribunale, in particolare di quelle che regolamentano l’accesso alle cancellerie. Le nuove costituzioni di parte civile verranno formalizzate nella prossima udienza, in programma dopo la Liberazione.

Nella stessa seduta verranno sciolte le riserve sulle 32 proposte di patteggiamento avanzate dalla Procura - con pene tra i 2 anni e 1 anno e 6 mesi tutte sospese - nei confronti ai agenti che avrebbero avuto un ruolo minore. Inoltre, verrà formalizzata anche la doppia veste di Asl e Ministero della Giustizia quali responsabili civili.

Nel processo complessivamente sono oltre 90 le parti civili ammesse tra detenuti, Ministero della Giustizia, Asl, i garanti nazionale e regionale per i diritti dei detenuti oltre ad alcune associazioni. Tra gli avvocati che difendono i detenuti vittime delle aggressioni ci sono: Carmine D’Onofrio (tra i primi a depositare una denuncia per uno dei detenuti facendo avviare l’indagine), Luca Viggiano, Goffredo Grasso, Fabio Della Corte, Giuseppe De Lucia, Gennaro Caracciolo, Ferdinando Letizia, Marco Argirò, Pasquale Delisati, Andrea Balletta e Giovanni Plomitallo. A rappresentare l’Asl di Caserta, invece, l’avvocato Marco Alois mentre l’avvocatura dello Stato si è costituita per il Ministero della Giustizia.