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di Gianni Bazzoni

La Nuova Sardegna, 3 aprile 2024

I percorsi dei detenuti tra carte d’archivio e colonie penali fino all’esperienza teatrale. L’omaggio affettuoso alla direttrice recentemente scomparsa: lei ha reso possibile il progetto. I protagonisti silenziosi e le loro storie, da dentro a fuori del carcere. E il ricordo forte, affettuoso e indelebile di Patrizia Incollu, direttrice di San Sebastiano e Bancali scomparsa di recente durante lo svolgimento del proprio dovere, che ha seguito e incoraggiato il progetto dai primi studi archivistici sino alle rappresentazioni teatrali.

Sarà una serata da grandi emozioni quella di venerdì 5 aprile alle 18 nel locale “Il vecchio mulino” di via Frigaglia. Un incontro nel quale verranno raccontati oltre dieci anni di attività un po’ dentro e un po’ fuori dal carcere, raccolti in un volume edito da Carlo Delfino e che vede autori i due fratelli Vittorio e Alessandro Gazale, il primo direttore del Parco Nazionale dell’Asinara e il secondo attore e regista teatrale e cinematografico.

In 180 pagine vengono descritte attività che hanno come nucleo centrale l’Area Educativa della Casa circondariale di Sassari che ha promosso nel corso degli anni i percorsi alternativi di pena coinvolgendo enti e associazioni. Così è stato possibile attivare le borse lavoro e permettere a diversi detenuti di potersi impegnare nella struttura detentiva ma anche all’esterno, nei Parchi dell’Asinara e di Porto Conte.

La compagnia - É stata istituita una compagnia teatrale e riconosciuta un’associazione, “Oltre i muri”, che raggruppa e legittima i volontari che operano nel carcere e svolgono all’esterno attività di sensibilizzazione e progetti di educazione alla legalità nelle scuole. Tre parti Il libro, dopo la presentazione di Isa Sarullo, è suddiviso in tre parti. Nella prima viene descritta l’attività svolta in oltre dieci anni di lavoro anche in collaborazione con le colonie penali sarde attraverso progetti che hanno ricevuto l’attenzione dell’Unione Europea e del ministero della Giustizia. Parte dei testi sono stati estrapolati da diverse pubblicazioni, e in particolare dal libro Le Carte Liberate del 2016 scritto da Vittorio Gazale e Stefano Tedde.

Bancali teatro - Nella parte centrale del volume c’è un focus sull’attività teatrale svolta a Bancali con la descrizione dei risultati ottenuti nel primo laboratorio di drammatizzazione e la pubblicazione del copione messo in scena e interamente scritto dai detenuti archivisti e attori. Il testo è la naturale evoluzione e il racconto dell’attività di studio archivistico svolta dentro il carcere e negli uffici dei Parchi dell’Asinara e di Porto Conte.

Spazio bianco - La terza e ultima parte raccoglie le dichiarazioni libere e spontanee dei ragazzi coinvolti nelle attività: uno spazio bianco riempito da amare riflessioni e pensieri personali. Sono state selezionate undici testimonianze di profondi cambiamenti e di percorsi interiori positivi, tra cui quella di Carmelo Musumeci che descrive il suo stato d’animo durante la detenzione nel carcere di massima sicurezza dell’Asinara in isolamento e con il regime del 41 bis.

Storie e poesie - Sono state infine pubblicate due poesie scritte da Fabio, sottoposto a un regime di carcere duro, emblematiche della vita detentiva: una dedicata alla struttura di Bancali e una all’emozione vissuta durante la recita teatrale.

Il progetto - Il volume rappresenta un punto di partenza di un progetto dedicato alla legalità e alla prevenzione dei comportamenti a rischio che è in atto con le scuole del territorio e che vede coinvolta l’Area Educativa insieme alla polizia penitenziaria, all’associazione “Oltre i muri” e soprattutto ai protagonisti delle attività con le loro storie.

Patrizia Incollu - Il lavoro è dedicato alla memoria della direttrice del carcere di San Sebastiano e di Bancali Patrizia Incollu, che con il suo impegno e il lavoro costante ha incentivato e sostenuto la realizzazione del progetto.

La serata - Durante la serata al “Vecchio mulino” interverranno la responsabile dell’area educativa della casa circondariale di Bancali Ilenia Troffa e la presidente dell’associazione dei volontari di Bancali “Oltre i muri” Marina Maruzzi, l’editore Carlo Delfino e gli autori Vittorio e Alessandro Gazale. In rappresentanza dei 50 ragazzi che negli anni hanno partecipato alle attività, porteranno la loro esperienza di vita Ylli e Mario.

Ylli Ha 41 anni, albanese, parla di una fiducia ritrovata verso il mondo “come è strana la vita, oggi rientro a Bancali a piedi, con la mia borsa, suono il campanello per rientrare nella cella. Questo è il rendersi conto del proprio cambiamento. Qualche anno fa, quando ero rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Voghera, voluto dal generale Dalla Chiesa per i terroristi più pericolosi, fui protagonista di una clamorosa evasione insieme ad altri due ragazzi della quale parlarono a lungo i giornali”.

Mario racconta invece l’emozione di ritrovare il suo vecchio fascicolo impolverato di quando era detenuto all’Asinara negli anni ‘80 e che gli ha permesso di ricordare la sua difficile permanenza tra le diramazioni di Fornelli, Campu Perdu e Cala d’Oliva. “Oggi ho 62 anni, una compagna, due figli grandi che credono nel padre, tanti rimpianti e vorrei parlare ai giovani per raccontare la mia esperienza e ricordare che purtroppo gli errori si pagano fino in fondo e non è possibile tornare indietro”. Nel corso della serata di venerdì verranno presentati documentari realizzati per il progetto dai registi Alessandro Gazale, Michele Gagliani e Raimondo Putzolu. Prenotazioni al 3393407008.