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di Carlo Forte

Il Dubbio, 1 luglio 2022

“Grazie a Mohamed Saady per aver guidato l’Anolf Cisl per tanti anni con una carica unica di umanità e di empatia”. Maria Ilena Rocha è stata eletta nuovo presidente.

“I tempi sono maturi nel nostro paese per dare vita a nuovi e più inclusivi percorsi di integrazione fondati sulla responsabilizzazione ed l’inclusione sociale. Penso in particolare all’opportunità di introdurre anche in Italia quella particolare forma di Ius culturae che è lo Ius Scholae che permetta a bambini e bambine figli di migranti di richiedere la cittadinanza una volta compiuto in Italia un ciclo di studi”. È quanto ha sottolineato ieri il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra intervenendo al Consiglio Generale dell’Anolf Cisl, riunito a Roma per eleggere Maria Ilena Rocha, nuovo presidente dell’associazione cislina che si occupa dell’accoglienza ed integrazione dei lavoratori stranieri nel nostro paese. È stata una giornata di grande festa e di soddisfazione per i tanti dirigenti e militanti di questa importante struttura di proselitismo della Cisl.

“Maria Ilena è una giovane e preparatissima dirigente a cui va tutto il nostro sostegno. Sono certo che la sua affermazione darà all’Anolf una prospettiva nel solco del rinnovamento e della competenza”, ha aggiunto Sbarra che ha poi ringraziato Mohamed Saady per aver guidato l’Anolf Cisl per tanti anni con una “carica unica di umanità e di empatia, consolidando il protagonismo dell’Anolf, confermandola riferimento per tante migliaia di persone nel nostro Paese. Una esperienza vera di solidarietà associativa, una rete viva e capillare, che oggi conta quasi 100 strutture, anche fuori dall’Italia”.

Il leader della Cisl ha sottolineato ieri la necessità di una politica migratoria che promuova sempre più ingressi legali nel nostro Paese. “Va cambiato il regolamento di Dublino ed incentivate le positive esperienze dei corridoi umanitari. L’Italia deve, per conto suo, adottare una politica migratoria che abbia una visione lungimirante, basata sull’accoglienza e sulla valorizzazione dell’interculturalismo, a cui tanto può dare anche la contrattazione, specialmente decentrata”, è stato il ragionamento del numero uno della Cisl che ha altresì ricordato che “sono oltre 800 mila gli alunni con cittadinanza straniera che si formano nelle nostre scuole, parlano l’Italiano e persino il dialetto, giocano e sono amici dei nostri figli. Ragazze e ragazzi a cui fino a 18 anni è negata la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana, con il paradosso che per i genitori bastano 10 anni.

Ecco perche’ noi diciamo sì a una riforma di civiltà, su sui non si devono scatenare lotte ideologiche e sterili strumentalizzazioni tra le forze politiche. Un grande Paese come il nostro deve includere e non escludere. E i processi di inclusione ed integrazione devono passare anche attraverso la possibilità formale per bambini e bambine, ragazzi e ragazze di prima o seconda generazione di poter far parte a pieno titolo della comunità nazionale”. Parole forti e chiare quelle di Sbarra, in coincidenza temporale con il dibattito politico in corso nel paese sul tema dello Ius Scholae, ma coerenti con la linea portata avanti dalla Cisl in questi anni sul riconoscimento della cittadinanza alle seconde generazioni.

Nel suo saluto all’Anolf, Mohamed Saady (che oggi è anche Segretario Nazionale della Fai Cisl) ha ripercorso, non senza un pizzico di emozione, il suo lungo percorso nell’Associazione cislina, fin dai primi anni novanta, insieme ad Oberdan Ciucci ed altri dirigenti cislini. Un cammino improntato sempre sulla valorizzazione della persona e sulla tutela dei diritti di migliaia di lavoratori stranieri presenti nel nostro paese. La neo Presidente Maria Ilena Rocha, eletta ieri in questa carica all’unanimità, ha valorizzato la grande unità dell’Anolf ed il ruolo centrale delle politiche di accoglienza e di inclusione che l’Associazione cislina continuerà a portare avanti, potenziando ed allargando la sua rete associativa anche nelle sedi all’estero.