sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Maria Teresa Meli

Corriere della Sera, 18 febbraio 2023

La formazione di organismi parlamentari d’inchiesta spesso è sollecitata per “colpire” gli avversari. Ma se le commissioni nascono in queste condizioni difficilmente portano bene a chi le ha volute.

Commissione parlamentare d’inchiesta. Detta così sembra una cosa seria. E dovrebbe esserlo visto che è prevista dalla Costituzione (articolo 82). E spesso lo è stata. Un esempio? La commissione sulla P2 presieduta da Tina Anselmi. Ma in un’Italia in cui la lotta politica non rinuncia a nessuno strumento questo organismo può diventare anche il mezzo con il quale i partiti e i loro leader si danno battaglia e regolano i conti con gli altri poteri dello Stato.

L’idea che così facendo si svilisca la democrazia parlamentare e si allontanino i cittadini dalle istituzioni non sfiora la mente dei politici l’un contro l’altro armato. O, peggio, che le conseguenze possano essere queste a loro sembra non interessare affatto. Si pensi a ciò che sta accadendo adesso sulle commissioni di inchiesta. Forza Italia ne vorrebbe una sui magistrati “politicizzati” che si sono occupati di Berlusconi. Renzi da mesi reclama la commissione di inchiesta sul Covid. Il suo intento è dichiarato: dimostrare che Conte ne ha combinate di tutti i colori.

Va detto però che l’utilizzo di questi organismi ai propri fini non è una novità. Andando indietro nel tempo si arriva alla Commissione Telekom Serbia, istituita sotto il governo Berlusconi, sulla scia delle denunce di un faccendiere svizzero secondo il quale il centrosinistra aveva preso tangenti per l’acquisizione, da parte di Telecom Italia, di Telekom Serbia. Le accuse erano infondate e la commissione morì come era nata.

In tempi più recenti Renzi, che ce l’aveva con Ignazio Visco, promosse una commissione sulle banche. Mal gliene incolse: due suoi fedelissimi, Maria Elena Boschi e Marco Carrai, finirono nel mirino di una delle audizioni di quell’organismo, nel pieno dello scandalo di Banca Etruria. Già, perché c’è anche da aggiungere che quando nascono in queste condizioni difficilmente le commissioni d’inchiesta portano bene a chi le ha volute.