sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Natalia Distefano

Corriere della Sera, 29 marzo 2024

Ieri in Senato, sui social pubblicata la foto dell’aula deserta. La denuncia via “X” del senatore Filippo Sensi (Pd): “Non voglio gettare discredito sull’istituzione ma va registrata la mancata partecipazione a un’interrogazione su un tema urgente come la situazione delle carceri”. Il colpo d’occhio è disarmante: l’Aula del Senato - con le poltrone vuote - che somiglia a un “deserto rosso. Quasi fosse una foto istituzionale, di quelle da brochure o da libro di scuola. Invece lo scatto è di ieri mattina, 28 marzo, mentre a Palazzo Madama era in corso un’interrogazione della vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando.

E a pubblicarlo sul suo profilo X è stato il senatore Filippo Sensi (Pd), commentando: “Si, è giovedì. Si, è quasi Pasqua. Si, è il Senato della Repubblica. Si, si parla di un detenuto, che volete che sia, a chi volete che interessi”.

Sensi: “Un deserto rosso” -Non è la prima volta che Sensi si trova a fotografare e condividere via social quello che lui chiama “il deserto rosso”, ovvero i banchi vuoti della maggioranza, in occasione di sedute che affrontano “temi urgenti del nostro tempo”. “Nella giornata di Ilaria Salis, e mentre si registrano quasi all’ordine del giorno problemi nelle strutture carcerarie italiane, se non addirittura suicidi - dice Sensi al Corriere - sembrerebbe che per la maggioranza il caso di un detenuto in sciopero della fame da settimane non sia un argomento da seguire in aula”. L’interrogazione di Rossomando riguardava il mancato rimpatrio di un albanese detenuto nella casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, che ha chiesto di scontare la pena nel suo Paese, dove ha due figli, in virtù degli accordi Italia-Albania. A risponderle in Senato c’era il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari (Lega).

“Nessun discredito sul Senato” - “La mia non è antipolitica. Non voglio assolutamente gettare discredito sul lavoro del Senato e sulle istituzioni della Repubblica - precisa Sensi - e so perfettamente che, trattandosi di un sindacato ispettivo, la partecipazione dei senatori non era strettamente necessaria. A richiedere una presenza era però la questione in sé: la vita di un uomo, la situazione di un carcere dove appena pochi giorni fa un detenuto con gravi problemi psichici si è tolto la vita. Ecco, quello che ho voluto denunciare non è tanto l’assenza, ma il non partecipare a una seduta di lavoro che ha affrontato un tema per nulla accessorio”.

Ma chi c’era in aula? Sensi fa la conta: “Della maggioranza nessuno, oltre a Ostellari. Solo quando l’interrogazione era già iniziata da parecchio, e il mio post già era online, ho visto qualcuno sedersi nei banchi di Fratelli d’Italia. Della minoranza, insieme a me, c’erano Antonio Nicita, Graziano del Rio, Enza Rando, poi quattro senatori M5S, tra cui Stefano Patuanelli ed Elisa Pirro, che preparavano un intervento di fine seduta”. Una decina di presenti in tutto. “Difficile non notarlo - conclude - e anche farlo notare agli italiani va letto come il segno che al Senato si lavora”.