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di Monica Ricci Sargentini

Corriere della Sera, 18 settembre 2023

Sarebbe il primo Stato al mondo ad usare questo metodo che priva il condannato di ossigeno e lo soffoca. In rivolta le associazioni umanitarie. L’Alabama è pronto a diventare il primo Stato nel mondo a uccidere un detenuto costringendolo a respirare azoto allo stato puro. Venerdì l’ufficio del procuratore generale dell’Alabama, Steve Marshall, ha annunciato l’intenzione di eseguire la condanna a morte di Kenneth Eugene Smith, 58 anni, per ipossia di azoto, che priva i detenuti di ossigeno e li soffoca.

Finora negli Stati Uniti solo tre stati hanno autorizzato l’uso di questo metodo per le esecuzioni - Alabama, Oklahoma e Mississippi - ma nessuno l’ha ancora utilizzato.

Smith è stato condannato nel 1988 per l’omicidio su commissione di Elizabeth Sennett, moglie di un pastore della Westside Church of Christ a Sheffield, nel nord dell’Alabama. Quest’ultimo, che aveva una relazione, progettava di incassare varie polizze assicurative stipulate sulla vita dalla consorte. Smith avrebbe dovuto essere ucciso l’anno scorso tramite iniezione letale ma, dopo quattro ore di tentativi, l’esecuzione è fallita perché non è stato possibile inserire la flebo nelle vene.

“L’Alabama non è nella posizione di sperimentare un metodo mai utilizzato. Tutto ciò è crudele e sconsiderato” ha detto all’Associated Press l’ong Equal Justice Initiative. L’azoto costituisce il 78% dell’aria intorno a noi ed è sicuro da respirare. Tuttavia, quando l’ossigeno viene rimosso diventa mortale, portando alla perdita di coscienza e alla morte per asfissia.

Il detenuto dice di essere “assolutamente terrorizzato” dopo il fallito tentativo di ucciderlo con un’iniezione letale. Nella sua intervista al Sunday Times, che ieri ha raccontato la sua vicenda, ha ricordato come uno dei suoi carnefici gli disse: “L’iniezione letale è indolore, con l’azoto nessuno sa cosa succederà”.

Il mese scorso il procuratore generale dell’Alabama ha chiesto di portare nuovamente a termine l’esecuzione questa volta tramite l’ipossia di azoto. Smith è una delle 166 persone in attesa di esecuzione in Alabama, che in proporzione è il braccio della morte più numeroso negli Usa. La pena di morte è in vigore in 24 dei 50 Stati americani, mentre altri tre sono nel limbo perché i governatori in carica si rifiutano di firmare le condanne a morte.

Più della metà degli americani è favorevole alla pena capitale in alcune circostanze, ma il sostegno sta diminuendo. In più le aziende farmaceutiche sono sempre più riluttanti a fornire i farmaci tossici necessari per le esecuzioni e questo è uno dei motivi per cui l’Alabama e altri Stati sono alla ricerca di metodi diversi dall’iniezione letale. La Carolina del Sud, ad esempio, ora costringe i prigionieri nel braccio della morte a scegliere tra il plotone di esecuzione e la sedia elettrica.