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di Sinistra Italiana Marche

Ristretti Orizzonti, 21 gennaio 2024

“Serve un’inversione di rotta nelle politiche della giustizia e della sanità”. Dopo la denuncia del suicidio di Matteo Concetti, lo scorso 5 gennaio nel carcere di Montacuto, e dei casi di tubercolosi, sempre nell’istituto penitenziario anconetano, Sinistra Italiana Marche torna a ribadire la necessità di un radicale cambiamento nella gestione penitenziaria. “Vediamo con soddisfazione - spiegano i referenti del partito - le reazioni del mondo politico e della società civile di fronte alle quattordici morti registrate in Italia, di cui quattro suicidi, da inizio anno. Richieste come una connessione fra difesa della sanità pubblica, sotto continuo attacco, e il suo legame con le condizioni di detenzione, sono basilari e non vanno limitate a risposte emotive. Le prese di posizione dei garanti e dei responsabili dei dipartimenti di dipendenza patologica e l’interessamento del mondo della scuola, inoltre, vanno coordinate come finora non è mai avvenuto”.

Nelle Marche, sono due gli istituti penitenziari in netto sovraffollamento: quello di Ancona e quello di Pesaro. Venti i posti a disposizione dei detenuti con malattie psichiatriche, tutti nella Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Macerata Feltria. Senza contare che il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria regionale è accorpato a quello dell’Emilia Romagna, con eventi disservizi.

“Sinistra Italiana, firmataria a livello nazionale del Ddl sulle case di reinserimento - fanno sapere dal partito - presenterà proposte in tutta la regione e appoggerà tutte le iniziative prese sul territorio per il pieno rispetto degli articoli 27 e 32 della Costituzione, contro la svendita della sanità pubblica e contro l’emarginazione delle classi meno abbienti, spesso nascosta dietro provvedimenti securitari e di ordine pubblico”.