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Ristretti Orizzonti, 16 agosto 2023

Sinistra Italiana Marche condanna le dichiarazioni del ministro Nordio che, dopo una visita di “fratellanza e non un’ispezione” al Le Vallette di Torino ha prospettato come soluzione d’emergenza al sovraffollamento delle carceri l’utilizzo delle caserme dismesse per ricollocare le 9.000 persone in sovrannumero.

Se questo avesse dovuto essere un conforto, i detenuti, gli agenti di polizia penitenziaria i medici gli operatori pedagogici e le direzioni ne avrebbero fatto a meno. A riprova dell’inutilità di questo approccio, simile a quello che ebbe il suo predecessore Bonafede, altro giustizialista di pessimo esempio verso la popolazione, il 13 agosto Federico Galbiotti si è tolto la vita a Bergamo.

Come sa chi si reca fra i ristretti per aprire sportelli informazioni, sperimentare punti INCA dei sindacati per umanizzare in parte le pratiche, cosa che da anni si tenta di fare da più parti anche per le persone immigrate nel cosiddetto mondo libero, chi insegna lingue o esperimenta azioni creative, la prima cosa che necessita loro è di esistere, di essere presi in considerazione.

Per questo SI aveva sottoscritto l’appello Madri Fuori contro lo stigma, da parte della Società della ragione, che lo scorso maggio in tutta Italia ha posto con forza il tema dei diritti delle donne detenute madri alla relazione con i propri figli e alla potestà genitoriale, e rilancia come non più rinviabile il varo di misure a difesa e promozione del mantenimento dei legami famigliari e genitoriali, e per forme alternative al carcere per le donne che hanno figli.

Al 31 luglio di quest’anno erano 19 le madri detenute - con 19 figli al seguito - sulle 2510 donne in carcere, che a loro volta rappresentano il 4,35% della popolazione detenuta italiana (57.749).

L’appello e tutte le iniziative della campagna sono disponibili su societadellaragione.it/madrifuori, che ringraziamo per il faro nella notte che rappresentano.

SI attiverà iniziative sul disagio psichico, altra grave marginalizzazione nella nostra società e sulle carceri a partire dall’autunno prossimo.