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Quotidiano del Sud, 27 agosto 2023

È giallo sulla morte di un detenuto nel carcere di Taranto, trovato privo di vita nella sua cella. Si tratta di un ragazzo di 28 anni. Sono confuse e contrastanti le possibili cause del decesso.

Le notizie circolate nelle prime ore del mattino parlavano di impiccagione, poi di una morte improvvisa da probabile infarto. Da fonti interne al penitenziario, infine, si dava come probabile causa un’ingestione volontaria di farmaci. La certezza sarà data dagli approfondimenti medico legali disposti dalla Procura della Repubblica di Taranto prima di consegnare la salma ai famigliari. Il pm Rosalba Lopalco ha disposto l’autopsia.

“Se sarà confermato un suicidio sarà il quarto dall’inizio dell’anno”, un primato “spaventoso che deve far riflettere” per il segretario nazionale del Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, Federico Pilagatti che commenta a caldo la notizia appena appresa dai suoi colleghi di servizio ieri pomeriggio nel carcere ionico.

Un luogo di pena da sempre al centro di polemiche e toccato da continue emergenze per le quali non si riesce a trovare una via d’uscita. Proprio ieri lo stesso sindacato autonomo aveva diramato un documento con l’ennesimo grido d’allarme degli agenti di custodia.