cagliaripad.it, 16 novembre 2019
"Finalmente sgorga acqua potabile dai rubinetti delle celle della Casa di Reclusione di Tempio Pausania. La notizia ha destato particolare soddisfazione tra i reclusi e i familiari ma anche tra gli operatori penitenziari. Un risultato ottenuto dopo oltre due anni durante i quali i detenuti hanno dovuto utilizzare quotidianamente le bottiglie d'acqua distribuite dall'amministrazione penitenziaria per bere e cucinare".
Lo annuncia Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme, sottolineando che il carcere di Nuchis (161 ristretti per 168 posti), attualmente sotto la reggenza di Patrizia Incollu, direttrice di Badu e Carros, "si è distinto in questi anni per le attività trattamentali destinate ai detenuti che tuttavia hanno subito diverse limitazioni proprio per l'assenza dell'acqua potabile".
"Il superamento di questo disagio - ha sottolineato la dott.ssa Incollu che oltre a Nuoro e Tempio ha la responsabilità anche sulla Colonia di Mamone - è per noi motivo di soddisfazione anche perché proprio in questi giorni è stato ripristinato l'uso dell'acqua calda.
In queste giornate di freddo intenso non era possibile per i detenuti fare la doccia ghiacciata. Il ripristino del servizio, grazie a un intervento sul boiler, ha tranquillizzato non solo i ristretti ma anche gli operatori penitenziari e i sanitari".