Il Centro, 10 marzo 2023
Un tunisino di 30 anni soccorso in cella e trasportato in ospedale: la Procura dispone l’autopsia. È stato soccorso in cella dopo l’allarme di un altro detenuto, portato prima nell’infermeria del carcere e subito dopo in ospedale dove è morto: sarà l’autopsia a fare chiarezza sulle cause della morte di Afi Amhza, trentenne tunisino recluso a Castrogno per fatti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra le prime ipotesi quelle di una overdose di farmaci o di sostanze stupefacenti. Secondo Ruggero Di Giovanni della Uil Pa polizia penitenziaria Abruzzo “non è la prima volta che a Castrogno si hanno notizie di problemi legati all’abuso di farmaci o peggio all’assunzione di sostanze stupefacenti. Purtroppo la polizia penitenziaria è in affanno grazie alle scelte dell’amministrazione.
Ci sono circa 200 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare e 52 agenti in meno rispetto a una previsione organica del tutto errata, hanno creato tutte quelle difficoltà gestionali che rendono possibile l’introduzione in carcere di sostanze stupefacenti”.
Ancora una volta il sindacato sollecita interventi per garantire un adeguato numero di agenti di polizia penitenziaria. Sul caso interviene anche il Sappe che tramite il sindacato provinciale Giuseppe Pallini dichiara: “Proprio perché si tratta di un problema, uno dei tanti del carcere teramano, nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro alla Asl proprio per affrontare il tema della somministrazione di farmaci e psicofarmaci ai detenuti”.