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La Nazione, 20 novembre 2023

Inaugurata a Stroncone intende offrire “residenzialità temporanea, formazione e orientamento al lavoro”. Nasce nel Convento francescano la Casa di accoglienza per detenuti gestita dall’associazione “Il Leccio di Disma. “Portato avanti da padre Danilo Cruciani, guardiano del Convento di Stroncone e presidente del Leccio di Disma e da padre Massimo Lelli cappellano del carcere di Terni - sottolinea la Diocesi ternana - il progetto ha incontrato la disponibilità di tante persone nell’impegnarsi nel volontariato”.

La Casa di accoglienza “Il leccio di Disma” vuole offrire “servizi di residenzialità temporanea per detenuti uniti a opportunità di formazione e orientamento al lavoro, relazioni di aiuto e discende dalla convinzione che una società che dispone di adeguate reti di reinserimento dei detenuti è una società più giusta, più sicura e più vicina a Cristo”. Presenti al taglio del nastro, sabato scorso, tra gli altri il vescovo Francesco Soddu, il magistrato Fausto Cardella, presidente dell’Associazione Umbria contro l’usura, il magistrato di sorveglianza di Spoleto, Fabio Gianfilippi, il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia, Antonio Minchella, la direttrice del carcere di Spoleto, Bernardina di Mario, la direttrice del carcere di Rieti, Chiara Pellegrini, il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Terni, Fabio Gallo, il sindaco Giuseppe Malvetani, la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti.

Alla ristrutturazione hanno contribuito economicamente anche i detenuti che già hanno usufruito della Casa di accoglienza. “L’inaugurazione è stata l’occasione per la comunità locale di rapportarsi con il mondo carcerario - aggiunge la Diocesi - scoprendone esigenze e opportunità in vista di un comune impegno civile di solidarietà, sicurezza e convivenza civile nel segno dei valori francescani. Un’opera di carità che arricchisce l’impegno di solidarietà con i detenuti e i più bisognosi”.