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di Alessandro Cavalieri

teleambiente.it, 7 marzo 2024

I progetti di sport in carcere sono fondamentali per il recupero dei detenuti. “I dati statistici - ha riferito il comandante della Penitenziaria di Terni - dicono che c’è un abbassamento della percentuale di recidiva per chi partecipa ad attività ricreative, sociali e sportive”. A Terni è stato presentato il progetto Sport di tutti - Carceri, promosso dal Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi attraverso il dipartimento per lo sport in collaborazione con Sport e Salute, la società dello stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la salute ed il benessere psico-fisico, facilitando il recupero dei detenuti attraverso lo sport quale strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale, di sviluppo e di inclusione sociale, di recupero e di socializzazione.

La società sportiva capofila del progetto è Asd ‘#Chess4life’ che in collaborazione con alcuni partner porterà avanti un percorso destinato ai detenuti adulti della Casa Circondariale di Terni, attraverso lezioni pratiche e teoriche di scacchi. Nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato tra gli altri anche gli assessori del comune di Terni, Marco Schenardi e Viviana Altamura ed il comandante della polizia penitenziaria di Terni, Fabio Gallo, è stato spiegato come lo sport in generale ed il gioco degli scacchi, in particolare, stia contribuendo al processo di inclusione sociale e di reinserimento dei detenuti offrendo una prospettiva di crescita e sviluppo individuale

Il commento del comandante Fabio Gallo a Teleambiente: “Questo progetto è importantissimo per le condizioni attuali dell’istituto ternano che ha un sovraffollamento elevato”. “I dati statistici - ha detto Gallo - dicono che c’è un abbassamento della percentuale di recidiva per coloro che partecipano ad attività ricreative, sociali e sportive comprendendo in questo anche il teatro. Noi siamo assolutamente propensi ad accogliere ogni offerta del genere”. “Questo corso di scacchi - ha continuato il comandante - questo progetto bellissimo che dura 18 mesi e che vorremmo continuasse, ci tengo a dire che, prima di essere finanziato, era già in essere nella struttura di Terni. Ora l’abbiamo affinato con un progetto ben strutturato”.

“Nell’istituto di Terni - ha aggiunto Fabio Gallo - ci sono stati altri progetti legati allo sport, ma ora a causa di tante variabili, non li abbiamo potuti continuare. Oggi però abbiamo chiesto di inserire un’ulteriore specialità sportiva perché i detenuti sono giovani e vogliono frequentare o praticare sport”.

Alle parole del comandante Fabio Gallo, sono seguite quelle di Mirko Trasciatti presidente dell’asd Chess4life, che ha illustrato l’iniziativa ai microfoni di Teleambiente. “In questo nuovo progetto promosso da Sport e Salute - ha riferito Mirko Trasciatti - siamo riusciti a portare gli scacchi ad un livello avanzato, ricordo che già era stato fatto l’anno scorso, nel 2023, come percorso volontario, quindi avevamo già fatto un test”. “Grazie a questo progetto - ha ribadito - siamo riusciti a portare gli scacchi a un livello superiore, con una base scientifica ed un progetto più lungo termine. Il progetto si svilupperà in quattro fasi”.

“La prima fase - ha spiegato Trasciatti - è una fase propedeutica in cui noi andiamo a formare l’istruttore, questa prima fase già si è svolta e continuerà a svolgersi in tutti i 18 mesi. Nella seconda e nella terza fase, che lavoreranno in contemporanea, ci sarà l’attività scacchistica vere propria all’interno del carcere”. “La fase successiva invece - ha proseguito - è una fase di formazione che viene fatta attraverso l’educatrice Maria Serena Latini, con il partner UniChess in cui si andrà a controllare lo stato di avanzamento dei lavori e a formare l’istruttore stesso”. “In più - ha concluso Mirko Trasciatti, sempre a Teleambiente - ci sarà anche il dottor Fabio Marino psicologo/psichiatra che andrà a somministrare dei test che avranno una valenza. si spera. scientifica perché vanno a riprendere una ricerca già fatta in America”.