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di Mario Di Vito

Il Manifesto, 28 febbraio 2024

Oggi voto dei commissari in Commissione al Senato. Un grande classico dello scontro tra politica e magistratura torna oggi in discussione alla Commissione giustizia del Senato: i test psicoattitudinali per i giudici. Il relatore per i decreti attuativi della riforma Cartabia, Pierantonio Zanettin di Forza Italia, ha inserito tra i punti all’ordine del giorno un parere che dovrà essere votato dai commissari. È così che si chiede al governo di valutare “la possibilità di prevedere l’eventuale introduzione di test psicoattitudinali per i candidati in ingresso nei ruoli della magistratura” e “l’opportunità di garantire che, per la valutazione di professionalità del magistrato, siano inseriti nel fascicolo personale tutti gli atti e i provvedimenti redatti da ciascun magistrato e non soltanto quelli scelti a campione”.

L’ultima volta che si parlò seriamente della faccenda era ai tempi del governo Berlusconi, quando lo scontro tra politica e giustizia era all’apice dell’intensità. E, oggi come allora, opposizioni e toghe sembrano pronti a salire sulle barricate. “Una vera provocazione, di berlusconiana memoria - tuonano i senatori del Pd Alfredo Bazoli, Franco Mirabelli, Anna Rossomando e Walter Verini. - si evoca l’idea che il problema della magistratura sia la sanità mentale dei giudici. Una vera sciocchezza, se non fosse che si tratta dell’ennesimo tentativo di delegittimazione della magistratura, secondo un disegno oramai esplicito volto a metterne a rischio indipendenza, autorevolezza, autonomia.

Un clima inaccettabile che continueremo a denunciare e contrastare”. Giovanni Zaccaro, segretario di Area democratica per la giustizia, una delle correnti di sinistra dell’Anm, pure si è espresso negativamente sull’ipotesi. “All’Italia - dice Zaccaro - servono magistrati preparati, seri, onesti e che diano risposte di giustizia in tempi celeri. Queste mi paiono misure utili solo a cercare di trasformare un potere dello stato, autonomo ed indipendente dagli altri, in una burocrazia pronta ad assecondare i voleri delle maggioranze di turno”. Sui test psicoattitudinali, comunque, si registra la convergenza di tutte le forze della maggioranza e questo già basterebbe per far arrivare la proposta fino in aula. Dove difficilmente la situazione sarebbe poi ribaltabile.