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La Voce e il Tempo, 7 luglio 2023

Pubblichiamo la lettera scritta dalle detenute della Terza sezione del padiglione femminile della Casa Circondariale torinese “Lorusso e Cutugno” in memoria di Graziana Orlarei, loro compagna di detenzione, morta suicida mercoledì scorso. La lettera, inviataci dai cappellani, è stata letta al termine dell’eucaristia domenicale celebrata nella cappella del carcere in cui si è pregato per lei.

“Cara Graziana, con il tuo gesto hai lasciato a tutte noi un grande e profondo dolore. Per essere arrivata a tanto chissà quanta amarezza avrai avuto dentro di te. Eri una persona solitaria. Non lasciavi lo spazio per esserti vicino. Ma la colpa non era tua. Hai avuto una vita difficile e, al momento in cui avresti potuto dare una svolta alla tua vita e iniziare daccapo, ti sei spaventata. Rimarrai per sempre dentro di noi. Il tempo potrà forse accantonare questo dolore così intenso, quello che stiamo vivendo ora. Si sa, quando qualcuno muore si dicono sempre parole belle in ricordo di chi non c’è più, ma noi diciamo solo la verità, affinché ognuna di noi capisca e afferri che, per quanto la vita è ingiusta con noi, non dobbiamo arrenderci, perché siamo noi che cambiamo la nostra vita. Dopo ciò che è accaduto, perciò, non diciamo: “è il carcere, sono le ingiustizie, ad annientarci”. Dobbiamo essere forti e lottare. Le sbarre sono di fronte a noi, non dentro di noi. Il carcere non può abbatterci. La nostra sofferenza dobbiamo farla diventare forza. Noi tutte ti vogliamo bene, ciao Graziana, riposa in pace”.