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di Simona Lorenzetti

Corriere di Torino, 28 febbraio 2024

Per due ore la direttrice del carcere Lorusso e Cutugno Elena Lombardi Vallauri è stata ascoltata in Procura dal sostituto procuratore Mario Bendoni. La dirigente è stata convocata come testimone nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Susan, la detenuta di origine nigeriana deceduta lo scorso agosto. Susan non mangiava e non beveva da 18 giorni quando il suo cuore ha smesso di battere: non stava facendo lo sciopero della fame, semplicemente aveva smesso di alimentarsi rifiutando anche qualsiasi terapia di supporto. Ora, secondo la Procura, la donna potrebbe non essere stata seguita adeguatamente.

Nel procedimento ci sono due indagati per omicidio colposo. Si tratta di medici (assistiti dagli avvocati Francesco Bosco e Gian Maria Nicastro) che lavorano nel penitenziario. Negli atti dell’inchiesta si parla di comportamenti omissivi: a un professionista è contestato di non aver “disposto un ricovero d’urgenza” e all’altro di “aver ritardato senza giustificato motivo il ricovero programmato presso le Molinette” nonostante ci fosse “un’autorizzazione del Tribunale di Sorveglianza del 9 agosto”. Susan è morta l’11. Nei giorni scorsi sono state eseguite alcune perquisizioni e ora in Procura sfilano i testimoni: personale del penitenziario in servizio in quei giorni. L’obiettivo è ricostruire gli ultimi giorni di vita della detenuta e tutti i passaggi tecnici e burocratici legati all’assistenza sanitaria.