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primailcanavese.it, 29 maggio 2023

Quindici persone detenute ad Ivrea hanno portato in scena la replica dello spettacolo “Fahrenheit 451” che avevano già presentato al teatro Giacosa di Ivrea. Un momento di pura magia si è svolto nel cuore del Salone del Libro, quando quindici detenuti di Ivrea hanno presentato una replica commovente dello spettacolo teatrale “Fahrenheit 451”. Nonostante le difficoltà legate all’ambiente rumoroso e all’assenza di microfoni personali, gli attori sono riusciti a trasmettere con forza la potente volontà di redenzione che anima il gruppo di pompieri che bruciano i libri, come descritto nel celebre romanzo di Bradbury. Un lungo applauso ha premiato il loro straordinario impegno.

Un’iniziativa resa possibile grazie all’impegno di diverse figure - Dietro a questa performance di sessanta minuti si celano gli sforzi congiunti del Consiglio Regionale, rappresentato dal consigliere Gianluca Gavazza e dal Garante Bruno Mellano, che hanno aperto questa preziosa finestra all’interno di un evento di risonanza internazionale. Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dai volontari penitenziari, che hanno dato avvio al progetto in collaborazione con Ivrea Città del Libro e hanno affrontato con determinazione le sfide e i numerosi ostacoli che si sono presentati lungo il percorso.

Un impegno condiviso per il cambiamento e l’inclusione - Non possiamo dimenticare l’impegno e la volontà dimostrati dall’amministrazione penitenziaria, a partire dal Provveditore Rita Russo fino al Direttore Antonella Giordano, al Comandante e a tutto il personale coinvolto, che ha assunto la responsabilità di spostare quindici detenuti in un contesto tanto impegnativo come il Salone del Libro. È doveroso menzionare anche lo sforzo dei quindici protagonisti che, giorno dopo giorno, si sono alzati e si sono dedicati alle prove in un ambiente che di solito non favorisce la volontà di cambiamento. Nonostante ciò, hanno dimostrato grande determinazione e responsabilità.

Un momento emozionante che tocca il cuore di una famiglia - Al termine dello spettacolo, un’orgia di applausi e ringraziamenti ha accompagnato il ritorno dei detenuti nelle loro celle. In particolare, si ricorda l’abbraccio commovente tra un padre detenuto e la sua bambina, sotto gli sguardi degli altri papà presenti, che non hanno fatto fatica a guardare altrove.