La Stampa, 18 agosto 2024
Pubblichiamo la lettera delle detenute del carcere femminile di Torino. Siamo le “ragazze” detenute nel carcere di Torino. Con questo scritto vorremmo divulgare pubblicamente che il giorno di Ferragosto faremo lo sciopero del carrello rifiutando il cibo dell’amministrazione penitenziaria e che quando terminerà la pausa estiva del Parlamento inizieremo lo sciopero della fame ad oltranza e a staffetta, pacificamente, affinché venga concessa la liberazione anticipata speciale o qualsiasi misura che riduca il sovraffollamento e riporti respiro a tutta la comunità penitenziaria.
Il “Decreto carceri” a cosa serve? A nulla! Cosa deve succedere ancora? La responsabilità politica è diffusa, non è nata oggi questa emergenza. Il sistema andrebbe riformato da zero, perché questo modo di scontare la pena non serve né a noi “carnefici” né alle vittime, né alla società libera, ma ora più che mai c’è bisogno che qualcosa accada perché la misura è stracolma.
Siamo 14 mila in più. C’è poco personale, il reinserimento non esiste nonostante esista la legge Smuraglia, tutti i disagi possibili sono “sbattuti” dentro. Chiediamo a tutta l’opposizione di battersi contro la deriva a cui questo governo ci sta portando. Chiediamo a coloro che si sono indignati rispetto alle condizioni di detenzione di Ilaria Salis di fare lo stesso per le condizioni di noi ristretti in Italia! Ci affidiamo al Presidente Mattarella affinché “scuota” l’indifferenza dei decisori. Non c’è più tempo!