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di Giuseppe Legato

La Stampa, 18 novembre 2022

Tre agenti penitenziari a processo per la morte di un detenuto al Sestante, la psichiatra: “Ci è stato detto che stavano guardando una partita in tv”.

Il 10 novembre 2019 un detenuto nel carcere di Torino Lorusso e Cutugno si tolse la vita impiccandosi con i pantaloni del pigiama. La vicenda è ora al centro di un processo in cui tre agenti di polizia penitenziaria sono imputati di omicidio colposo per omessa vigilanza.

L’uomo, Roberto Del Gaudio, 65 anni, si trovava in una cella del “Sestante”, reparto di osservazione psichiatrica, che è anche al centro di una seconda inchiesta (ancora nella fase delle indagini preliminari) per le condizioni delle sue strutture. Del Gaudio, detenuto da qualche mese per avere ucciso la moglie, era sottoposto a cure psichiatriche ed era soggetto a regime di stretta sorveglianza perché considerato a “rischio suicidario”.

La cella era costantemente monitorata da una telecamera. All’udienza di oggi i pubblici ministeri hanno chiesto ai testimoni conferme sulle voci secondo le quali i tre agenti stessero guardando alla tv la partita di calcio fra Juventus e Milan. La seconda inchiesta sul “Sestante” è stata aperta dopo la pubblicazione di un report dell’associazione Antigone. Si procede per il reato di maltrattamenti. Il fascicolo è a carico di ignoti. I carabinieri del Nas, su incarico della procura, hanno acquisito una serie di documenti. Il reparto è stato chiuso nel novembre del 2021 per lavori di adeguamento.