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di Massimo Massenzio

Corriere Torino, 16 marzo 2023

Al Lorusso e Cutugno è stata condotta una ricerca attraverso un questionario anonimo somministrato a 149 ragazzi detenuti. La presenza nel carcere di giovani adulti, fra i 18 e i 25 anni, a Torino, è maggiore rispetto a tutti gli altri istituti di dimensioni paragonabili in Italia. La “fotografia” della popolazione giovanile del carcere sarà utilizzata dalla polizia municipale e dalla Città di Torino per studiare e prevenire i fenomeni della devianza, a cominciare dalle cosiddette baby gang. La Città, attraverso un questionario anonimo somministrato all’interno del progetto Icarus, ha chiesto a ragazzi fra i 18 e i 30 anni di raccontare la propria esperienza sulle aggregazioni giovanili spontanee e violente.

“Vogliamo osservare l’impatto delle attività di prevenzione e la ricerca sulla popolazione carceraria ci ha permesso di capire come si stanno orientando le devianze dei giovani”, spiega Gianfranco Tedesco, responsabile del reparto investigazioni tecnologiche della polizia locale. Che si occupa dell’analisi dei dati con il coordinamento del comandante Roberto Mangiardi e dell’assessora alle politiche per la sicurezza Giovanna Pentenero: “Sapere che quasi la metà (48,99%) dei detenuti sotto i 25 anni già lavorava prima di entrare in carcere ci indica quanto sia necessario presidiare il mondo di chi lavora e orientare la prevenzione in questa direzione”. Inoltre, attraverso una piattaforma tecnologica che aggregherà dati anonimi provenienti da fonti diverse (polizia locale, ufficio orientamento scolastico, garante detenuti), sarà possibile monitorare l’andamento della criminalità giovanile nei singoli quartieri e ottenere una “mappatura della prevenzione”.