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di Marco Procopio

rainews.it, 5 agosto 2024

Rischiano fino a 15 anni di carcere i detenuti che hanno messo a ferro e fuoco il Ferrante Aporti di Torino. La procura dei minori ipotizza il reato più grave, cioè quello di devastazione. Nelle immagini circolate sui social si vedono infatti porte distrutte, uffici vandalizzati, materassi dati alle fiamme. Ma chi nelle scorse ore è entrato nella struttura parla di danni ancora più pesanti. Centinaia di migliaia di euro, secondo le stime del ministero. I ragazzi che hanno guidato la sommossa sono già stati trasferiti in altre Regioni. È ancora a Torino invece il 16enne condannato per il lancio della bici dai Murazzi. “L’idea è stata dei marocchini”, ha detto in una videochiamata alla madre il giorno dopo, come conferma il suo avvocato Domenico Peila. “Stavano organizzando la rivolta da 15 giorni. Io ho avvisato un’educatrice ma non mi ha ascoltato”.

Parole che i magistrati dovranno verificare con attenzione. Giovedì notte, infatti, mentre i giovani si stavano impossessando del carcere, gli adulti del Lorusso e Cutugno stavano seminando il caos nel padiglione B. Una coincidenza poco credibile. L’ipotesi è che i due gruppi abbiano pianificato un’azione coordinata. La polizia scientifica ha già fatto i sopralluoghi. Si cercano i cellulari con cui sono state immortalate le violenze. Oltre al video pubblicato su TikTok, infatti, esistono altri filmati che i detenuti del Ferrante Aporti avrebbero inviato ai propri familiari in quella notte di follia. Materiale che sarà determinante per le indagini.