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di Simona Lorenzetti

Corriere della Sera, 30 dicembre 2022

Presentato il settimo rapporto sulle criticità strutturali dei 13 penitenziari piemontesi. Il garante Mellano: “Spazi inutilizzati, serve un monitoraggio”. Lo stato dell’arte mostra che nel carcere minorile Ferrante Aporti c’è un’intera sezione inutilizzabile per i danni provocati dai detenuti nella rivolta avvenuta nei primi giorni di novembre. Ma non è questa l’unica lacuna che emerge dal dossier - il settimo - sulle “criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi” illustrato dal garante regionale dei detenuti Bruno Mellano. Mancano spazi dedicati all’accoglienza dei familiari e ne servirebbero di più adeguati per la formazione. Può apparire un mero libro dei desideri quanto descritto nel monitoraggio, in realtà oggi questo elenco di interventi è suggerimento in vista della trasformazione che subirà il complesso carcerario di Mirafiori. In arrivo, infatti, c’è un investimento di 25 milioni di euro (fondi europei) destinato alla riqualificazione dell’intera struttura. Ad annunciare la rivoluzione edilizia è lo stesso Mellano: “Quello che chiediamo è che venga attentamente studiata una progettazione architettonica e urbanistica per l’intero compound”. 

Tra gli interventi più significativi - così come riportato nel documento di indirizzo alla progettazione, contenuto nel bando di gara - sono previsti l’efficientamento energetico, l’ottimizzazione degli spazi esistenti e il rifacimento delle aree esterne. Ci sarà, poi un nuovo ingresso. Quello attuale, niente più che una piccola porta, sarà sostituito da un ampio accesso in corso Unione Sovietica, tra il Tribunale dei Minori e il palazzo storico La Generala. Un cambiamento che imporrà anche modifiche alla viabilità nel tratto tra corso Tazzoli e corso Cosenza. Verranno quindi creati spazi più confortevoli per gli incontri tra giovani detenuti e la loro la famiglia. Attualmente la sala colloqui è una stanza senza finestre, con quattro tavoli di plastica. Verranno poi ridefiniti gli spazi dedicati agli uffici e agli agenti. E il Centro di Prima Accoglienza, che avrà un ingresso indipendente dal carcere.

 Nel rapporto vengono messe in luce le criticità dei 13 penitenziari piemontesi, dove ai problemi di sovraffollamento si aggiungono quelli strutturali: edifici fatiscenti, spazi inutilizzati e spesso anche carenze igienico sanitari. In questa chiave è previsto un finanziamento di un milione di euro per opere di manutenzione straordinaria. “La richiesta - spiega Mellano - è fare prima un monitoraggio attento e puntuale degli spazi, così da intervenire in maniera mirata”.