torinoggi.it, 26 gennaio 2023
Parte lo Sportello Dimittendi: una volta a regime potrà aiutare circa 200 persone a reinserirsi nella società una volta scontata la pena. Ricominciare, dopo aver scontato la pena dietro le sbarre. È una mano tesa, un aiuto a per reinserirsi nella società quello che lo Sportello Dimittendi garantirà ai detenuti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino.
Lo sportello, costato alla Città 480.000 euro e nato dalla sinergia tra il settore Lavoro e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, è un servizio dedicato a quei detenuti che si trovano nell’ultima fase pena e che hanno la prospettiva di uscire dal carcere entro 24 mesi. Nel concreto, lo sportello aiuterà i detenuti nella compilazione dei documenti necessari per l’iscrizione ai centri per l’impiego, a redigere le domande per cercare casa e a svolgere un’attività formativa al fine di trovare un lavoro una volta usciti dal carcere.
“Lavorare in rete è motivo di orgoglio: sarà importante coordinare tutti gli enti che in questi anni hanno cercato di dialogare tra loro”, ha affermato la Garante Monica Gallo. “Vogliamo fare in modo che le persone che escono dal carcere riescano a reinserirsi nella società, grazie ad attività che iniziano a svolgere all’interno della Casa Circondariale e che trovano una corrispondenza con il mondo esterno” è il commento dell’assessora al Lavoro del Comune di Torino, Gianna Pentenero.
Dentro il carcere i detenuti avranno la possibilità di svolgere attività di formazione innovativa come la robotica, ma anche sportiva, con un progetto legato al rugby. Importante il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, indispensabili per garantire il personale necessario alla gestione dello Sportello Dimittendi. Una volta a regime, lo sportello sarà in grado di aiutare e accompagnare circa 200 detenuti.