sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Emanuele Alecci*

Corriere della Sera, 3 febbraio 2024

La competizione è stata lanciata nel 2013 dal Centro Europeo del Volontariato di Bruxelles. Trento è la seconda città a vincere dopo Padova 2020. Ha ricevuto inoltre da Cosenza il testimone di Capitale italiana del volontariato. Non è comune sedersi attorno ad un tavolo per discutere. Ma quando si riesce a condividere progetti e sogni tutto cambia. Ed è proprio questo che ho vissuto insieme al Csv di Padova, al sindaco Sergio Giordani e all’assessora Cristina Piva nei tre anni in cui ho presieduto il Comitato per la candidatura di Padova a Capitale Europea del Volontariato 2020. Sono stati tre anni di iniziative, progetti e proposte di formazione. Oggi siamo felici di festeggiare il ritorno di questo titolo nel nostro Paese. Trento, Capitale Europea del Volontariato 2024, è una notizia straordinaria e una grande opportunità. È un’occasione unica per rilanciare l’incredibile energia civile che rappresenta il volontariato italiano, con una storia di conquiste e testimonianze che lo hanno trasformato in un movimento maturo e irrinunciabile.

Trento Capitale per rilanciare e valorizzare il patrimonio di dono, gratuità e relazionalità che il nostro Paese e l’Europa hanno estremo bisogno di riscoprire. Per questo motivo, è essenziale che il volontariato sia organizzato e si impegni non solo a incidere sulla vita delle persone, ma anche a promuovere un reale cambiamento del contesto sociale, culturale e politico. Il volontariato deve prendersi cura della nostra democrazia e del nostro sviluppo. Durante l’inaugurazione di Padova Capitale Europea del Volontariato nel 2020 abbiamo lanciato un messaggio chiaro: offriamo a tutti gli “occhiali del volontariato”, che ci permettono di vedere ciò che altri non notano, di prendere decisioni e di illuminare una strada che prima era buia. Ora tocca a Trento offrire questi occhiali: per promuovere uno Stato sociale che non accetti il progressivo smantellamento del sistema di sicurezza e promozione sociale. Non può esistere solo l’assistenza privata, in cui solo chi ha un reddito è garantito. In questo senso, tutto il Terzo settore può svolgere un ruolo importante di collaborazione e integrazione per innovare, anticipare e sperimentare. Occhiali per promuovere un volontariato che si dedichi principalmente alla creazione di nuove relazioni di comunità. Nei condomini la gente non si conosce, i quartieri rischiano di diventare solo luoghi di degrado o dormitori. Gli anziani non hanno solo bisogno di assistenza sanitaria e domiciliare, ma anche di socialità: partecipare alla vita della città, impegnarsi culturalmente e politicamente. Questo vale per tutti: senza nuove relazioni di comunità esistenziale, economica e politica. Tanti Auguri Trento Capitale. Sono certo che darete un contributo straordinario.

*Responsabile di Padova Capitale Volontariato 2020