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di Alessandro Rigamonti

Corriere del Trentino, 7 ottobre 2023

All’Università di Trento ieri il grande ospite è stato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il quale ha partecipato al convegno organizzato alla facoltà di Giurisprudenza. A margine del suo intervento, il ministro ha parlato anche del caso della giudice Apostolico, del carcere di Trento e di Chico Forti.

L’incontro in Università era intitolato “La responsabilità per colpa: per una elaborazione condivisa del concetto di colpa nel giudizio di responsabilità civile e penale”. Il ministro ha parlato soprattutto della “colpa professionale” del medico e l’utilizzo della medicina difensiva: “Noi dobbiamo passare dalla ragion pura alla ragion pratica. Non possiamo ignorare che sotto le discussioni che si fanno ci sono dei problemi pratici da risolvere - ha spiegato Nordio - Ad esempio i costi della medicina difensiva: il medico per tutelarsi spesso prescrive esami costosi e inutili”. La soluzione, grazie anche al lavoro che una commissione ad hoc sta svolgendo, è quella di “introdurre delle riforme procedurali per mantenere la serenità del medico, che poi è la serenità del paziente”.

All’uscita dall’incontro, intercettato dai giornalisti, Nordio ha commentato anche alcune delle partite che animano il dibattito locale, parti re dalla mancanza di personale nel carcere di Spini: “Stiamo già provvedendo, i numeri non posso darli, ma sono già operative le iniziative e, nei limiti del possibile, sarà potenziato il personale e il patrimonio di risorse impiegato”. Dentro la casa circondariale di Spini di Gardolo, secondo gli ultimi dati, ci sono 362 detenuti, oltre il 50% della capienza prevista.

Nordio ha anche parlato della questione riguardante la giudice di Catania Iolanda Apostolico. La giudice è al centro delle polemiche perché, do poche non ha convalidato il trattenimento di quattro tunisini, è stata accusata di non essere imparziale. Soprattutto dopo che il Vicepremier Matteo Salvini, sui suoi canali social, aveva condiviso un video della giudice in un corteo del 2018 per la nave Diciotti. Le opposizioni hanno accusato il governo di dossieraggio.

“Dell’episodio di Catania sappiamo quello che abbiamo letto sui giornali, quindi notizie ufficiose sulle quali è giusto fare accertamenti. È nostro dovere accertare quello che è stato detto, anche per le interrogazioni parlamentari - ha affermato Nordio - In linea più generale vorrei dire che mi sembra molto singolare che si parli di invasività della sfera privata di una persona quando vengono diffuse le sue immagini in un evento pubblico: se l’evento è pubblico la privacy non viene violata. Mi sono dolorosamente stupito che questa osservazione, su invasività e addirittura dossieraggio, riguardi comportamenti che sono pubblici. Così come sui social network è stata la stessa persona a voler esporre la propria privacy”.

Invece, il ministro ha affermato che non c ‘è nessuna novità per quanto riguarda il caso di Chico Forti, l’ex imprenditore trentino condannato all’ergastolo negli Usa per omicidio e da 23 anni in un carcere della Florida.