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Corriere del Trentino, 4 ottobre 2023

Sono 362 i detenuti nella casa circondariale di Spini di Gardolo, al 27 settembre 2023. A fronte di scarsità di organico, sia della polizia penitenziaria sia degli educatori, solo due, a fronte di detenuti affetti da patologie: 87 quelli che hanno avuto bisogno di assistenza psichiatrica nel 2022 e 72, di cui 15 donne, quelli affetti da disturbi vari. Nessun suicidio ma in aumento l’autolesionismo con 57 casi e 4 tentati suicidi. In aumento anche le donne: verrà inaugurata una seconda sezione femminile a secondo piano da volontà della direzione.

Sono alcuni dei dati forniti dalla garante provinciale dei diritti dei detenuti, Antonia Menghini, alla presentazione dell’attività annuale a Palazzo Trentini. “A fronte di una prima, significativa flessione, allineata al dato nazionale, con la prima ondata di Covid, si è assistito a un trend ondivago per il 2021 e a una costante crescita per il 2022 e per il 2023”, ha precisato Menghini parlando dei detenuti a Spini. Nel 2022, sono diminuiti gli stranieri, anche se, rispetto alla situazione italiana, il carcere di Trento “continua ad avere una presenza massiccia di persone straniere”.

Dei detenuti, il 10% (36) sono donne, mentre il 90% (309) sono uomini. Per quanto riguarda il lavoro, nel 2022 i detenuti con un impiego erano l’89%: si contavano 238 uomini e 33 donne alle dipendenze del Dap al 31 dicembre 2022, mentre 18 e 20 detenuti erano occupati rispettivamente nelle cooperative Venature e Chindet. Sul fronte scolastico, nel 2022 hanno frequentato i corsi di scuola media 146 persone (14 detenute, 62 detenuti protetti e 70 detenuti comuni), mentre 5 hanno cominciato a frequentare corsi dell’Università in carcere.