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ildolomiti.it, 27 ottobre 2022

Personale al di sotto dei numeri previsti e un numero di detenuti che supera il limite di capienza della struttura. È questa in poche parole la fotografia che il presidente della provincia Maurizio Fugatti ha fatto in una lettera al nuovo ministro della Giustizia Carlo Nordio all’interno della quale chiede un tempestivo adeguamento della dotazione di organico della struttura, attualmente eccessivamente ridotta.

Dopo l’ennesima aggressione a danno del personale di Polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Trento, Fugatti ha deciso di sollecitare nuovamente il ministero. Nella missiva al Guardasigilli, vengono riportati gli ultimi due episodi avvenuti in carcere. Il primo riguarda l’incendio appiccato da una detenuta e nel quale quattro agenti di polizia penitenziaria sono rimaste intossicate. Il secondo episodio riguarda l’aggressione fatta da un detenuto a 6 agenti.

Il governatore chiede quanto prima un intervento, anche alla luce dei numeri attuali dei detenuti che appaiono lontani da quelli pattuiti nel 2002 con l’accordo tra Provincia e ministero sulla realizzazione del nuovo carcere di Spini di Gardolo.

Gli episodi avvenuto all’interno della struttura carceraria “minacciano il buon funzionamento della struttura, ponendo serie difficoltà agli operatori che in questi anni si sono adoperati, anche con grandi sacrifici professionali e personali, per supplire alle ridotte dotazioni di organico”.

Fugatti fa inoltre riferimento al fatto che il limite di capienza della struttura previsto dall’accordo del 2002 (240 detenuti) è costantemente superato. I dati acquisiti dalla Provincia evidenziano una presenza effettiva di 348 detenuti a fronte di 174 unità di agenti effettivamente presenti; mentre la pianta organica, calcolata sulla capienza indicata nell’accordo del 2002 prevede l’assegnazione di 227 operatori di Polizia penitenziaria.