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di Tiziano Grottolo

Corriere del Trentino, 3 febbraio 2024

“Vigilare e presidiare le fisiologiche relazioni fra istituzioni penitenziarie e il mondo del volontariato sociale che si impegna a dare forma e sostanza al principio di rieducazione della pena nel rispetto della dignità e dei diritti dei detenuti”. Questo l’appello rivolto direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La lettera, come prima firma porta quella dal consigliere provinciale del Pd, Andrea de Bertolini, ma è stata sottoscritta da tutti i membri della minoranza che alle scorse elezioni ha sostenuto Francesco Valduga. Il carcere, viene spiegato nella nota, deve tornare a essere un luogo di effettiva rinascita individuale, relazionale e sociale, “nell’interesse dell’intera collettività e delle generazioni future”.

L’appello arriva a pochi giorni “dall’espulsione” del volontario di Apas, Piergiorgio Bortolotti, che dopo dieci anni si è visto negare l’accesso a Spini di Gardolo. A quanto pare, tutto sarebbe partito da alcuni articoli “poco graditi” che erano stati scritti dagli stessi detenuti e pubblicati sul giornale del carcere. Giornale che viene consegnato in allegato al settimanale diocesano Vita Trentina. “Quanto accaduto - spiegano i consiglieri nella lettera - preoccupa e riacutizza la consapevolezza della necessità che anche l’Istituzione penitenziaria riconosca in modo leale e laico le prerogative e i ruoli del volontariato sociale”.