triestecafe.it, 26 ottobre 2024
“Pensiamo che la nostra libertà sia un diritto scontato, che essendo nati in Occidente nessuno possa arrivare e portarcela via. Non è così, la libertà va difesa ed è stata duramente conquistata col sacrificio di chi ci ha preceduti e ha combattuto per i diritti dei quali oggi beneficiamo”. Così la presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste, dott.ssa Margherita Paglino, durante il suo intervento in occasione della visita del 24 ottobre, presso la Casa Circondariale di Trieste Ernesto Mari, nell’ambito del progetto finanziato dalla Fondazione Casali e realizzato dall’Osservatorio Internazionale sulla Legalità di Trieste.
Il progetto, che intende favorire la consapevolezza e l’esercizio dei diritti civili da parte delle persone detenute, attraverso una loro maggiore conoscenza, ha visto il coinvolgimento del reparto detentivo femminile, attraverso la proiezione del film “Kafka a Teheran” con a seguire un dibattito incentrato sul confronto tra l’Iran, dove non sono consentite le libertà e gli Stati democratici, dove invece sono riconosciute - prosegue Paglino ‘L’evento è stato anche occasione per conoscere personalmente le detenute. Confrontandomi con loro e conoscendo le loro storie e il contesto socio-culturale di provenienza, è emerso come sarebbe utile ripensare ad una progettualità di lungo termine per rieducare queste donne (anche giovanissime) alla vita, per affrontare al meglio il reinserimento nella società una volta scontata la pena’ continua Paglino ‘Fornire loro strumenti pratici per una vita lavorativa ma anche psicologici, per strutturarsi come persone, significa trasformare l’esperienza del carcere, oltre che di pena anche di redenzione, significa offrire nuove opportunità per una vita migliore a chi magari è stato meno fortunato, il che avrebbe un impatto positivo sulla società stessa oltre che sul sistema carcerario. Reintrodurre in società persone ‘nuove’ consapevoli, formate, serene è una vittoria per tutti’ prosegue Paglino e conclude ‘Voglio ringraziare il presidente dell’OISL dott. Enrico Sbriglia per aver realizzato questo significativo evento e per avermi coinvolta, il Direttore del carcere, dott. Graziano Pujia, per la sua professionalità e cura’.