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di Alessandro Cesare

Messaggero Veneto, 12 luglio 2023

Lavori fino al 2024. Trovati gli archivi di cento anni fa: saranno digitalizzati. Il Garante dei detenuti: “Abbiamo chiesto altri fondi alla Regione”. Nuovi servizi da attivare, una ristrutturazione degli spazi da completare, una storia da riscoprire. È diversificata l’azione del garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine, Franco Corleone, che ieri ha voluto fare il punto della sua attività nella sede dei Servizi Sociali di viale Duodo. Insieme a lui i consiglieri comunali Chiara Gallo e Anna Paola Peratoner.

Corleone è partito da una recente visita al carcere di via Spalato con il sindaco, Alberto Felice De Toni: “Ci sono stati degli impegni presi da parte del primo cittadino ha assicurato d garante - innanzitutto quello di costituire uno sportello Anagrafe per qualche ora alla settimana, in quanto molti detenuti hanno bisogno di assistenza sui documenti e sulla residenza.

Senza dimenticare il tema dei permessi di soggiorno. In seconda battuta - ha aggiunto - abbiamo bisogno di svecchiare la biblioteca del carcere, ma è necessaria una formazione da parte del personale della biblioteca comunale. Il terzo impegno è quello riguardante l’isola ecologica, che andrebbe realizzata all’interno della struttura di Via Spalato, sensibilizzando i detenuti alla raccolta differenziata.

L’ultima questione affrontata o il Comune è quella dei lavori di pubblica utilità, per i quali Corleone ha chiesto di coinvolgere i detenuti. Il Garante si è soffermato anche sulla storia del carcere udinese: in una delle cantine sono stati scoperti i registri originali dal 1920 a oggi - a raccontato Corleone.

Un ritrovamento straordinario del quale abbiamo già informato l’università e il prof Andrea Zannini in particolare. Sarebbe bello riuscire a recuperare la memoria di questo luogo, digitalizzando tutto questo materiale. Magari coinvolgendo qualche detenuto, ma per riuscirci c’è bisogno di fondi. Per questo ci siamo rivolti alla Regione FVG. Una valorizzazione del patrimonio storico che il Garante sta già portando avanti per l’ex sezione femminile del carcere, dove sono iniziati i lavori di demolizione, e dove la fotografa Ulderica Da Pozzo ha in piedi un progetto di racconto della memoria di questi spazi. Per quanto riguarda il cantiere di sistemazione del carcere, del valore di 5 milioni di euro, il rifacimento dell’area di semilibertà ormai e concluso, mentre per gli altri interventi bisognerà attendere la fine del 2024.

Purtroppo dobbiamo far fronte ancora alla criticità del sovraffollamento - ha chiarito Corleone -. In via Spalato ci sono 136 detenuti a fronte di una capienza di 86. E con l’arrivo del caldo le condizioni non sono ideali. Si deve fare di più per concedere misure alternative al carcere per chi va verso la fine pena, rieducandoli alla vita esterna. Corleone ha chiuso l’incontro con un invito: “Chiederemo ai nostri consiglieri regionali di sottoscrivere una proposta di legge la riapertura delle case mandamentali sotto la responsabilità del sindaco, Una misura contro il Sovraffollamento e a favore del reinserimento nella società”.