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di Carla Forcolin*

Ristretti Orizzonti, 2 marzo 2024

Ieri, primo marzo, c’è stato un evento presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia, di cui vale la pena parlare: è stata inaugurata la mostra fotografica “Sguardi verso l’alto. Dalla cella alla vetta”, che illustra, attraverso le belle foto di Federico Sutera, un progetto dell’APS “La gabbianella”, a favore dei giovani affidati all’Ufficio del Servizio Sociale per i Minorenni (USSM). Non è stato possibile invitare la stampa e far arrivare troppe persone oltre agli operatori del settore, su precisa e motivata volontà della Procura della Repubblica, e per questo è opportuno parlarne almeno dopo.

Si è abituati ad associare il Tribunale ad un luogo in cui si somministrano pene e nell’immaginario comune il Tribunale per i Minorenni deve “punire” bande di crudeli teppisti in erba. In realtà i minorenni affidati all’USSM compiono soprattutto reati legati al furto e i reati contro la persona, che pure ci sono, sono una minoranza. Molto spesso i giovani, che si macchiano di colpe tali, per cui si deve impegnare il Ministero di Giustizia, sono ragazzi che hanno alle spalle vite difficili, dove ben poca cura è stata posta alla loro educazione.

Ha senso quindi che essi possano essere educati - finalmente - nello svolgimento di esperienze significative, che riescano a coinvolgerli con la mente e con il corpo. L’attività di arrampicare è senz’altro una di queste, perché è un po’ un gioco, ma un gioco serissimo, nel quale si può cadere e farsi male, se non si seguono gli insegnamenti della guida alpina. Qui la posta in gioco è alta, com’è alta la soddisfazione di riuscire. E quando si riesce, ci si sente finalmente “bravi”, finalmente l’autostima cresce, finalmente si può pensare ad impegnarsi in qualcosa di costruttivo nella vita.

Il progetto “Arrampicare”, che nel 2024 e nel 2025 si ripeterà, con un finanziamento della Regione del Veneto e di Cassa delle Ammende, prevede anche che il superamento della paura del vuoto possa portare a fare un corso del Centro edili Venezia, per imparare l’edilizia in sospensione. Cioè apra la strada a un lavoro onesto e discretamente pagato.

Di questo si è parlato ieri con il dottor Tenaglia e la dottoressa Sinigaglia, perché il Tribunale per i Minorenni è in realtà il luogo dove si prova a recuperare i ragazzi che hanno preso strade di abbruttimento, per portarli metaforicamente - e non solo - “dalla cella alla vetta”.

Le fotografie di Federico Sutera non sono state valorizzate, appese come si poteva a cavalletti acquistati appositamente, ma rimangono belle. La guida alpina Alessio Nardellotto, che oggi è stato con noi, non è stato ringraziato adeguatamente per il suo fondamentale contributo, ma sa bene quanto gli siamo grati.

Dodici fotografie hanno permesso di fare un calendario, grazie ad un finanziamento del CAI e di altri amici. Ora esso funge da “catalogo”: chi lo volesse può chiederne una copia all’associazione “La gabbianella” al n. 0412412649 o via mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). La mostra rimane aperta fino alla fine di marzo, poi si trasferisce a Bassano del Grappa.

*Responsabile del progetto “Arrampicare”