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                   5permille

   

di Paola D’Amico

Corriere della Sera, 8 gennaio 2024

La portavoce del Forum, dopo l’annuncio della premier Meloni sull’arrivo di nuove regole dopo il caso Balocco-Ferragni, precisa che con la Riforma il mondo del Terzo settore è già sottoposto a controlli meticolosi sulle donazioni e chiede al Governo che gli enti possano conoscere l’identità dei loro benefattori anche nel caso del 5xmille.

Regole per le donazioni? “Ben vengano, anche se il Mondo del Terzo settore ha già propri codici per controllare e garantire trasparenza”. Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum commenta l’annuncio della premier Giorgia Meloni che, dopo il caso Ferragni ha dichiarato: “C’è una questione di trasparenza sulla beneficenza su cui forse bisogna lavorare. Capire quali sono oggi le regole di trasparenza ed eventualmente immaginarne di migliori potrebbe essere utile per tutti”. Dopo le accuse piovute sulla influencer per il caso del pandoro Balocco, il Governo ha allo studio una normativa. La legge potrebbe essere pronta entro fine mese. La portavoce del Forum del Terzo settore precisa che in tema di donazioni è necessario “fare un distinguo. Non tutte le donazioni, infatti, seguono il modello Ferragni. Quello è il caso di un privato che ha una impresa e fa una donazione per una causa direttamente. Le nostre realtà, invece, sono già super controllate, soprattutto dopo la Riforma”. Aggiunge ancora: “Non conosco i contenuti del decreto ma ben venga che un controllo sia rivolto anche a chi non ne ha, è anche nel nostro interesse, più costruiamo un rapporto con chi dona e più costruiamo una base di riferimento con le persone che ci sostengono e meglio sarà”.

5x mille: utile conoscere i propri donatori - Nel mondo del Terzo settore “ci sono anche come garanti realtà - vedi l’Istituto italiano della donazione - che fanno da intermediari”, continua Pallucchi. I soggetti del Terzo settore che ricevono donazioni nascono con la mission, per esempio, “di intervenire su un territorio in guerra, oppure nelle periferie urbane disagiate, o per progetti di salvaguardia della natura, vanno a incidere direttamente nei cantieri di giustizia sociale o per il miglioramento della qualità di vita dei soggetti vulnerabili”. Il privato che dona al mondo del Terzo settore non appare, resta dietro le quinte, sconosciuto, non mette in mostra il suo gesto. “Non so come funziona la donazione tra privati ma so quanti e quali sono i passaggi di trasparenza richiesti alle nostre realtà, siamo sottoposti a controlli e anche a una valutazione di impatto tali che non c’è margine per truffe”. Non a caso “una delle lamentele per la riforma è che ci fanno il pelo e il contropelo”. Bene dunque più regole per tutti con l’obirettivo della trasparenza, perché gli italiani “sono propensi al dono - conclude - e i dati dicono che c’è un aumento di persone che in forma micro oppure macro donano”. E sempre in tema di trasparenza, il Forum chiede al Governo semmai di far si che chi riceve sappia chi è il donatore: “Con il 5 per mille non si può sapere chi sono i donatori. Poterlo sapere, invece, creerebbe un dialogo diretto e renderebbe possibile una relazione di continuità”.