Il Giorno, 9 agosto 2024
Un ordine del giorno fatto inserire dal deputato leghista Candiani chiede di mettere finalmente mano a una struttura sovraffollata e vetusta, che era già stata dichiarata dismessa nel 2001. Uno studio di fattibilità per esplorare la possibilità di trasferire il carcere varesino dei Miogni in una nuova sede, più moderna e adeguata: con questo ordine del giorno fatto inserire dal deputato della Lega Stefano Candiani nel decreto carceri varato dal Governo, potrebbe delinearsi una svolta per il penitenziario del capoluogo, fra i più disastrati d’Italia e dichiarato, da decenni, inadeguato. Il Miogni è stato dichiarato dismesso nel 2001, ma ancora oggi ospita circa il doppio dei detenuti rispetto alla sua capacità regolamentare di 53 posti. Parliamo di un edificio molto vecchio, costruito nel 1893, che solo nel 2017 ha avuto i bagni delle camere del piano terra dotati di acqua calda e docce. Anche il resto della struttura è in uno stato di forte vetustà: una situazione che rende la carcerazione e il lavoro della polizia penitenziaria ancora più difficili, tanto più considerando il sovraffollamento.
Candiani: “Una promessa non mantenuta dal Governo Amato” - “Un miglioramento necessario sia per il benessere dei detenuti sia per quello del personale che vi lavora - dichiara Candiani. Tuttavia, assurdamente, Dem e 5Stelle, pur di prendere posizione contro la maggioranza, si oppongono al superamento di questa situazione di degrado. C’è comunque un dato di fatto sconcertante: Partito democratico e Cinque Stelle rifiutano uno studio di fattibilità per realizzare un nuovo carcere al posto del Miogni. Il che è ancora più assurdo tenuto conto che, lo ripeto, l’attuale complesso è stato dichiarato dismesso addirittura nel 2001, previa costruzione di un nuovo istituto, con un decreto emesso da un loro governo (il governo Amato, ndr), e mai revocato nel corso degli ultimi vent’anni”.