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di Rosella Formenti

Il Giorno, 11 gennaio 2024

Volontariato in carcere: “Stare accanto ai detenuti è un’esperienza di vita”. Alla regìa delle lezioni il cappellano del penitenziario di Busto don David Riboldi e l’associazione Valle di Ezechiele. Fra gli invitati anche don Burgio del Beccaria. Diventare volontari in carcere: domani alle 21 al teatro Sant’Anna sarà presentato il corso promosso dall’associazione “La Valle di Ezechiele” che prenderà il via il 20 gennaio. In programma domani l’incontro dal titolo “Non esistono ragazzi cattivi- Storie di cadute e di resurrezione”, con l’intervento di don Claudio Burgio cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano e i ragazzi della comunità Kairos fondata proprio da don Burgio, con l’obiettivo di offrire supporto e alloggio a minori in difficoltà segnalati dal Tribunale per i minorenni, dai servizi sociali e dalle forze dell’ordine. Una serata dunque importante nella quale il sacerdote porterà la propria testimonianza e quella dei ragazzi della comunità Kayròs, un racconto che darà voce alle personali storie di “cadute” e ripartenze di vita dopo il carcere.

“Abbiamo invitato don Burgio per una serata di testimonianza insieme ai suoi ragazzi - spiega il cappellano del carcere bustese e parroco di Sant’Anna don David Maria Riboldi - che faccia da apripista per il corso formazione al volontariato in carcere, che partirà la prossima settimana qui da noi a Sant’Anna. Credo valga la pena non solo di esserci ma anche di invitare genitori, insegnanti, allenatori. Un’occasione da non perdere anche per chi poi è interessato a fare volontariato in carcere”. Nel corso della serata, a ingresso libero fino a esaurimento posti, sarà possibile offrire un contributo alla “Valle di Ezechiele”. Il corso di formazione al via il 20 gennaio sarà dedicato, nel suo primo incontro, su “carcere ed esperienza religiosa”, i relatori don Silvano Brambilla e don David Maria Riboldi. A moderare Pietro Roncari, garante dei diritti dei detenuti. In calendario altri 4 incontri nei quali porteranno la loro esperienza gli operatori nella casa circondariale di via Per Cassano, i magistrati, i volontari.

Il corso si concluderà il 24 febbraio: ai partecipanti sarà rilasciato un attestato, per quanti vorranno mettersi a disposizione per operare nella struttura carceraria. È previsto un colloquio con i responsabili dell’associazione per individuare a quali servizi essere destinati. La casa circondariale bustese è la terza in Lombardia per sovraffollamento dopo Brescia e Como. I sindacati hanno rilanciato nei giorni scorsi la richiesta alle istituzioni d’interventi per risolvere la carenza di agenti.