sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Maria Sole Lupi

castellinotizie.it, 4 ottobre 2022

Già coinvolte imprese di Frascati e Monte Porzio video. Ha fatto parlare giornali, dagli online alla carta stampata, ha messo in contatto decine di aziende da tutta Italia con numerosi Istituti detentivi del Lazio e oltre, ha creato ponti nei territori, stretto legami tra centinaia di imprenditori e imprenditrici con detenuti ed ex detenuti e concesso loro opportunità di riscatto attraverso il lavoro sulla base dei benefici della Legge Smuraglia, che premia le aziende disposte ad agevolare il reinserimento lavorativo dei detenuti a fine pena e incamminati lungo un sentiero virtuoso, con risparmi sulla tassazione e sui contributi previdenziali delle imprese.

E’ questo “Seconda Chance” , il progetto ideato e gestito da Flavia Filippi (giornalista Tg La7) assieme a Alessandra Ventimiglia Pieri (documentarista) e Beatrice Busi Deriu (imprenditrice delegata per il territorio dei Castelli romani) che da Roma- nel giro di un anno- si è esteso a macchia d’olio coinvolgendo prettamente diverse realtà laziali fino ad altre regioni comprese le Isole ed ha concesso opportunità di lavoro a decine di detenuti in strutture ricettive, ristorative, alberghiere ma anche centri sportivi e centri stampa-grafica, nel settore edile e della logistica e movimentazione merci.

Per chi non la conoscesse, la legge Smuraglia (Legge n. 193/2000) favorisce le attività lavorative dei detenuti all’esterno offrendo alle imprese notevoli sgravi fiscali e contributivi, come l’incentivo sul credito di imposta pari a oltre 500 euro. In pratica, è una legge che da un lato aiuta gli imprenditori e le imprenditrici abbattendo il costo del lavoro e dall’altro lato incentiva il reinserimento sociale dei detenuti “in articolo 21”, ossia coloro che - secondo l’Ordinamento Penitenziario - rientrano nei requisiti del lavoro all’esterno, avviandosi al fine pena, distintisi per buona condotta e per attività formative e lavorative interne, che secondo l’area educativa e della direzione carceraria sono perfettamente reinseribili nella società e, dunque, degni di fiducia per lasciare le celle e farvi rientro al termine della giornata lavorativa, previa autorizzazione della competente autorità giudiziaria.

Martedì 27 settembre il progetto ha fatto tappa alla Casa Circondariale Velletri, dopo esservi approdato già da mesi in altre occasioni. Nella mattinata l’attivazione di 5 colloqui con due imprenditori dell’area del Sud Pontino titolari di un’azienda di Sabaudia - il vivaio Agricirce - e con un’imprenditrice dei Castelli Romani titolare dell’azienda agricola di Frascati Erba Regina, la quale è famosa nella zona per la sua coltivazione di erbe aromatiche ed erbe spontanee con cui fornisce i migliori chef stellati. È proprio quest’ultima che sembrerebbe orientata ad assumere un detenuto che ha già esperienza come manutentore e cura del verde nel suo passato lavorativo all’esterno e all’interno delle mura carcerarie, manifestando prontamente di procedere con la documentazione per la richiesta di assunzione con tutte le specifiche riguardanti la tipologia di lavoro, gli orari e la durata, tramite contratto nazionale agricolo per un massimo di 38 ore settimanali. I contratti iniziali di prestazione lavorativa sono in genere superiori ai tre mesi, sotto i quali non possono scendere.

La nostra intervistata Beatrice Busi Deriu - anch’essa imprenditrice, titolare dell’azienda di Monte Porzio Ethicatering- e ambasciatrice di Seconda Chance nei Castelli Romani, ci racconta l’ impressione che raccoglie dai detenuti in questo progetto: “ad ogni colloquio percepisco un enorme ringraziamento da parte loro a prescindere dagli esiti del colloquio nonché una grande volontà di reinserirsi “ e, a sua volta, tiene a ringraziare la responsabile dell’area socio pedagogica del carcere di Velletri, Sabrina Falcone, per l’impegno profuso nel progetto selezionando i detenuti in possesso dei requisiti di legge per il lavoro all’esterno.

Infine, la dott.ssa Deriu annuncia il suo ultimo progetto portato avanti nella sua azienda di organizzazione di eventi etici, in particolare matrimoni. Il titolo: “Piantarla… si può” mira ad aggiungere un altro elemento etico negli addobbi di Ethicatering per gli eventi e matrimoni: le piante aromatiche provenienti dalle serre coltivate dai detenuti del carcere di Velletri.

Grandissima soddisfazione espressa da Beatrice Busi Deriu durante la nostra video-intervista per l’attività di volontariato che svolge al seguito della giornalista Flavia Filippi e Alessandra Ventimiglia Pieri, che così dichiara: “Ogni volta ti accorgi che stai sostenendo un progetto virtuoso mettendo in contatto imprenditori che hanno bisogno di personale, facendo il bene di entrambe le parti. È questo lo sprono principale che ci motiva ad essere volontarie”. Un appello dunque per le imprese dell’area Castelli Romani e del Lazio a conoscere i benefici della Legge Smuraglia dal punto di vista dell’abbattimento del costo del dipendente e, al tempo stesso, contribuire al reinserimento sociale di chi si appresta ad uscire da un periodo di detenzione.