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di Antonella Gasparini

Corriere del Veneto, 22 giugno 2023

Alexandru Ianosi, in carcere per l’omicidio di settembre 2023, sarebbe stato a processo il 4 luglio prossimo. Una decina di giorni fa aveva chiamato i suoi legali, Francesco Neri Nardi e Chiara Di Leo: “Sto male, ho paura di fare una cazzata”, aveva detto. E ieri mattina gli agenti della Polizia penitenziaria l’hanno trovato impiccato alle sbarre del bagno della sua cella.

Si è tolto la vita in carcere l’uomo che il 23 settembre del 2022 ha ucciso con 85 coltellate la compagna nella loro casa di via Mantegna a Spinea. Alexandru Ianosi, 36 anni di origini rumene, si è suicidato ieri a Santa Maria Maggiore. È la seconda vittima di un gesto estremo all’interno del penitenziario lagunare in due settimane. Il 6 giugno si era ucciso Bassem Degachi, 39enne di origini tunisine, a cui era appena stata revocata la semilibertà a causa di un’ordinanza d’arresto per un traffico di droga di 5 anni fa che - fatalità - proprio ieri è stata annullata dal tribunale del riesame.

Ianosi, detenuto dallo scorso anno per aver massacrato la moglie 45enne Lilia Patranjel, sarebbe andato a processo il 4 luglio e rischiava l’ergastolo per omicidio aggravato dai maltrattamenti. L’uomo, reo confesso, dieci giorni fa aveva detto di stare male e temere di compiere un’azione sconsiderata. Per questo era stato messo nella zona controllata e i suoi avvocati lo avevano incontrato più volte di recente. Voleva vedere il figlio di appena 4 anni e nutriva sensi di colpa per quello che aveva fatto.

Aveva già provato a ottobre a infilarsi un bastone nell’occhio. Le indagini del pm Alessia Tavarnesi avevano raccontato un delitto efferato e terribile. Lui, al culmine dell’ennesima lite con la moglie, quella notte aveva preso un coltello e l’aveva colpita ovunque, vegliandola poi per ore prima di chiamare i carabinieri e consegnarsi. Moltissime le ferite sul corpo della donna anche alle mani e alle braccia, segno che Lilia aveva provato a difendersi. “L’ergastolo non era scontato, c’erano dei margini difensivi”, dicono i legali, sconvolti. Ianosi però non ha retto ed è stato trovato morto in bagno. La procura farà tutte le verifiche, mentre gli avvocati attendono eventuali mandati dai famigliari.