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Corriere di Verona, 19 novembre 2023

È la solidarietà che abbatte le sbarre. Anche quelle di un carcere. Una solidarietà fatta di cose semplici: farina, pasta, lievito, legumi, grissini, ciambelle. “Armi” con le quali ieri ad essere abbattute sono state le sbarre del carcere di Montorio. Quella casa circondariale in cui le situazioni di vita non sono sempre facili, ieri si è aperta all’esterno con quel pacco carico di prodotti che le detenute e i detenuti di Montorio avevano comprato per se stessi allo spaccio. Non c’erano, in carcere, i volontari con la pettorina gialla e i sacchetti da riempire. Non c’era, soprattutto, la libertà di girare tra gli scaffali rigonfi di uno dei 14mila supermercati che hanno aderito all’iniziativa. Ma quella “spesa” le detenute e i detenuti hanno voluto metterla assieme per donarla alla “colletta alimentare” organizzata dal Banco Alimentare. E, forse, tra tutte le spese donate, quella di chi è in difficoltà in cella per chi è in difficoltà fuori, è stata la più preziosa.