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veronanews.net, 24 agosto 2023

“Nel carcere di Montorio da tempo si stanno verificando situazioni molto gravi. L’ultima protesta ha visto alcuni detenuti dare fuoco e poi allagare le celle. Purtroppo la situazione nelle carceri veronesi è analoga a quella degli istituti di pena nazionali: celle sovraffollate, pochissimi momenti sociali, lavoro riservato ad una minoranza. Tutto questo aggravato dal caldo terribile di questi giorni e dalla impossibilità di utilizzo quotidiano delle docce”. Così Lorenzo Dalai, coordinatore +Europa Verona e Anna Lisa Nalin della segreteria nazionale di +Europa.

“I numeri delle strutture carcerarie in Italia sono drammatici: contano circa 58.000 persone, ben 6.500 in più rispetto al limite massimo. Di questi 18.000 sono stranieri. Inoltre, i detenuti per piccoli reati legati all’uso e al piccolo spaccio di cannabinoidi rappresentano una parte considerevole. Un’eventuale legalizzazione della cannabis eviterebbe pene detentive o quantomeno consentirebbe misure alternative, come +Europa sostiene fortemente proprio per combattere lo spaccio e i relativi introiti delle mafie e contribuire ad abbattere il sovraffollamento carcerario.

Restando al nostro livello locale possiamo aggiungere che qualcosa è cambiato nella gestione della Casa Circondariale veronese: negli ultimi tempi si stanno verificando con sempre più alta frequenza episodi di violenze, che rasentano ormai la rivolta, come testimoniano i rapporti stilati dai sindacati della Polizia Penitenziaria. Chiediamo, pertanto, alle forze politiche della coalizione che sostiene il sindaco Tommasi, coalizione della quale +Europa è parte attiva a pieno titolo, di farsi carico di un’azione di verifica della attuale situazione del carcere di Montorio”.