sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Andrea Aversa

L’Unità, 30 gennaio 2024

L’avvocato Cimiotta: “Denuncia per mancata sorveglianza”. La vittima aveva 30 anni ed è stata trovata impiccata. Caso archiviato come suicidio. Non è stata disposta l’autopsia. Il giovane aveva problemi psicologici ed era recluso per reati minori. Dopo il tragico episodio i detenuti della sezione 5 corpo 3 del penitenziario veronese hanno inviato una lettera al Dap e al Tribunale di Sorveglianza: “Sadek lasciato solo”. In merito ai tanti casi di suicidi avvenuti a Montorio (3 soltanto durante lo scorso mese di dicembre), l’onorevole Flavio Tosi ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia Carlo

Oussama Sadek aveva 30 anni. Era detenuto da due anni e mezzo e a fine marzo sarebbe stato di nuovo un uomo libero. Invece, il giovane marocchino, è stato trovato impiccato nella sua cella. Era l’8 dicembre scorso, quello di Sadek è stato bollato come suicidio, l’ennesimo avvenuto dietro le sbarre del Carcere di Montorio a Verona. Lo scorso mese di dicembre, dentro le mura del penitenziario veronese, sono stati ben tre i detenuti che si sono tolti la vita. Un tragico record.

Sadek era detenuto per reati minori legati alla droga. Era recluso da due anni e mezzo e gli restavano solo 90 giorni prima di tornare in libertà. La sua famiglia ha più volte ribadito che Sadek non aveva mai lasciato intendere che si sarebbe tolto la vita. Anzi, a detta loro, il giovane avrebbe voluto cominciare da zero e provare a ricostruire la sua esistenza. Per questo motivo non sono mai stati convinti della ‘semplice’ ipotesi del suicidio. Per loro il 30enne è stato lasciato solo, isolato e non sorvegliato a dovere. Tutto ciò nonostante Sadek avesse dei problemi psicologici.

Carcere veronese di Montorio: tre suicidi in un mese - Ecco il motivo per il quale la famiglia del giovane ha incaricato l’avvocato Vito Cimiotta di presentare un esposto: “Abbiamo presentato una querela - ha spiegato il legale a l’Unità - contro ignoti per mancata vigilanza. Il carcere e gli psicologi sono responsabili delle persone detenute che hanno un profilo come quello di Sadek. Non è accettabile che nei penitenziari ci sia questa continua serie di morti, per cause naturali o per suicidi. Il governo dovrebbe fare delle verifiche: a Montorio è purtroppo diventato un fenomeno ricorrente”.