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veronasera.it, 21 novembre 2023

“Molti dei detenuti sono residenti in città, come le loro famiglie, lavoriamo nell’ottica di un loro reinserimento nella società. Nel tavolo di lavoro verranno raccolte le necessità del carcere per le quali si cercheranno risposte concrete”, ha spiegato l’assessora Zivelonghi. Per la maggior parte delle persone che entrano in carcere, la detenzione è un’esperienza transitoria, terminata la quale tornano ad essere cittadini a tutti gli effetti. Un ritorno nel territorio che non può prescindere dal territorio stesso, considerato anche che molti dei detenuti nel carcere di Montorio sono residenti del Comune. Partire da zero, una volta usciti dal carcere, può significare isolamento sociale, mancanza di integrazione, difficoltà economiche, situazioni che ricadono inevitabilmente sul tessuto sociale della comunità.

Per creare i presupposti di un’integrazione tra ex detenuti e territorio, è stato avviato il primo tavolo di lavoro tra Comune, Casa Circondariale di Verona e 8a Circoscrizione. L’obiettivo è quello di raccogliere e mappare i bisogni del carcere e tradurli in proposte concrete, coinvolgendo il Terzo Settore e le sue numerose associazioni in percorsi, iniziative e progetti di formazione, nella realizzazione di corsi e cicli di incontri da realizzarsi con continuità e presenza. Importante sarà promuovere la pratica dello sport e dei valori ad esso legati.

Fanno parte del tavolo l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, l’assessora alle politiche sociali Luisa Ceni, l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini, la direttrice della Casa Circondariale Francesca Gioieni, il Garante dei detenuti Carlo Vinco e la presidente della 8a Circoscrizione Claudia Annechini. L’idea è di ampliare il confronto anche ad altri assessorati e alle circoscrizioni limitrofe, per creare i presupposti di una collaborazione proficua e duratura.

“Questo tavolo segue alle diverse interlocuzioni già avvenute nei mesi scorsi e avvia una stretta collaborazione tra i soggetti coinvolti - spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi -. Partiamo dal presupposto che il carcere è una realtà complessa che insiste sul territorio e come tale ha ricadute e influenze su diversi settori. Molti dei detenuti sono residenti in città, come le loro famiglie, lavoriamo nell’ottica di un loro reinserimento nella società. Nel tavolo di lavoro verranno raccolte le necessità del carcere per le quali si cercheranno risposte concrete. Per il Comune sono coinvolti tre assessorati e la 8a Circoscrizione in cui insiste la casa circondariale ma l’obiettivo è ampliare la partecipazione per favorire una maggiore integrazione tra istituzioni e territorio”.

“Come Terzo Settore saremo coinvolti in un primo tavolo di co-programmazione con le associazioni che si occupano del tema del carcere - commenta l’assessore al Terzo Settore Italo Sandrini. Un primo concreto esempio dell’applicazione dell’importante Riforma che ha dato vita all’istituzione del primo Assessorato che si occupa del Terzo Settore. Crediamo che questo nuovo approccio di affrontare una problematica così complessa, possa sicuramente portare a dei risultati significativi, che potranno essere estesi anche ad altri settori”.