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rainews.it, 17 febbraio 2024

L’associazione Sbarre di Zucchero denuncia la drammatica situazione dei detenuti, e chiede aiuto e cooperazione alle istituzioni locali, sindaco Damiano Tommasi in testa. Giornata di protesta con presidio per denunciare una situazione sempre più difficile per gli istituti di pena italiani, dove, nei primi 45 giorni dell’anno ben 20 persone si sono tolte la vita.

A Verona, cinque suicidi in poco più di un mese - 5 suicidi nel solo carcere di Montorio - Verona tra il 10 novembre 2023 ed il 3 febbraio 2024. Persone - spiegano i volontari di Sbarre di Zucchero - affidate alla custodia dello Stato per essere “rieducate” e restituite alla società, che invece hanno preferito togliersi la vita, molti di loro affetti da grave disagio psichiatrico, e tutto ciò nell’immobilismo assoluto del Legislatore.

L’accusa: Istituzioni immobili e rassegnate” - Sbarre di Zucchero punta il dito contro le istituzioni parlando di “rassegnazione” nelle parole del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Per questo l’associazione oggi (sabato 17 febbraio) i volontari, i familiari e i cittadini tornano in strada (dopo il presidio fuori dal carcere di Verona di domenica 28 gennaio).

In piazza per denunciare la drammatica situazione nelle carceri - Scopo: tenere alta l’attenzione sulla drammatica situazione penitenziaria. L’appuntamento, stavolta, in piazza Bra, davanti a Palazzo Barbieri - sede del Comune di Verona.

La richiesta alle istituzioni locali: “Cooperiamo” - Chiedono dialogo e cooperazione con le Istituzioni locali, sindaco Damiano Tommasi in testa, perché “fermamente convinti che solo mettendo assieme le varie competenze si possa trovare concretamente risposte e ristoro per i cittadini detenuti che stanno perdendo ogni forma di speranza”.