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di Laura Tedesco

Corriere del Veneto, 18 febbraio 2024

Il via da domani: ogni giorno, a turno, un avvocato farà lo sciopero della fame. Cinque suicidi in carcere a Verona in tre mesi. Tutto ciò, è il grido di protesta lanciato dai penalisti di Verona, sta accadendo avvolto da un silenzio assordante. Per denunciare la situazione e abbattere il muro di gomma, con una iniziativa senza precedenti, a partire da domani anche gli avvocati si uniranno simbolicamente allo sciopero del carrello iniziato l’8 febbraio dai detenuti del carcere veronese di Montorio.

Si chiamerà “alimentiamo la speranza”: da domani lunedì 19 febbraio sino a nuovo ordine i dieci membri della Commissione Carcere della Camera Penale Veronese, dalle ore 8:00 alle ore 22:00, ognuno in una diversa giornata, si asterranno dal mangiare al fine di alimentare la speranza in un rapido mutamento della attuale drammatica situazione delle carceri italiane e in particolare di quella di Verona-Montorio. “Questa drastica iniziativa si pone, da un lato, quale grido di denuncia rispetto al dramma che sta investendo la Casa Circondariale di Verona - Montorio, sovraffollata, carente di personale specializzato a fronte di un numero sempre più alto di detenuti con problemi di dipendenza o psichiatrici, all’interno della quale il numero di suicidi è in rapido aumento e ogni giorno in silenzio si susseguono decine e decine di eventi critici di auto o etero lesionismo, dall’altro, quale accorato appello alle Autorità tutte, in particolare a quelle giudiziaria e penitenziaria, alla politica, alla società civile alla collaborazione nel ricercare e fornire soluzioni concrete per contrastare la deriva incostituzionale verso cui si sta muovendo la pena detentiva, non più riabilitante e risocializzante, ma troppo spesso, ormai, mortale. L’iniziativa è aperta a tutti, ai colleghi avvocati, ai magistrati e alla cittadinanza. Se condividete il nostro grido è l’appello dei penalisti scaligeri - Vi preghiamo di comunicare la volontà di aderire allo sciopero della fame a staffetta inviando una e-mail al seguente indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed indicando nome, cognome e giorno in cui si desidera digiunare”. A Verona, è la prima volta che succede. Ieri mattina, intanto, l’associazione Sbarre di Zucchero ha tenuto un presidio di protesta davanti a Palazzo Barbieri proprio contro i suicidi nel carcere di Montorio.